NOTIZIE Riserva monte Salviano

Cruciale l’approvazione del Piano di assetto naturalistico della Riserva naturale guidata “Monte Salviano”

associazione “il SALVIANO “

dI Sergio Rozzi

Nel riproporre l’articolo pubblicato ieri nell’edizione Abruzzo del “Il Messaggero”, cronaca Avezzano Sulmona, «Gli orsi rilancino il Parco del Salviano», viene riportato l’importanza cruciale dell’approvazione del Piano di assetto naturalistico della Riserva naturale guidata “Monte Salviano”, nel ringraziare la testata sempre vicina ed attenta alle problematiche storico-ambientali e sportive del territorio marsicano, aggiungo “non solo ambiente, tra arte, storia e cultura” l’area protetta e la fascia di protezione, area di contigua di salvaguardia, che abbraccia la Città, include risorse primarie ed emergenze paesistiche in linea con i principi della Convenzione Europea del Paesaggio (sottoscritta a Firenze il 20 ottobre 2000 e ratificata nel 2006) e con gli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (CDB‐1992) e della Direttiva Habitat “strategia europea per la conservazione della biodiversità”. Tra queste risorse figurano le zone archeologiche e paleontologiche studiate dall’insigne archeologo Prof. Antonio Mario Radmilli (grotta di Ciccio Felice ecc.), le zone agricolo‐fluviali dei Piani Palentini con il fiume Rafia, la fascia ripariale del collettore principale individuata come Zona Umida, Parco Fluviale e Campeggio dell’Incile [Polo Strategico n. 8 del PAN “ZONA UMIDA RIPARIALE (PARCO FLUVIALE DELL’INCILE), Recupero vasche dell’ex Zuccherificio Torlonia (Intervento valutato in Euro 150.000,00#)” – NB. vasche dell’ex Zuccherificio demolite nel 2014!, ma esistenti vedasi Rapporto Ambienta_PAN_def68_15_marzo_2016 .doc data: 15/03/2016 ! -], e cosi via. Tutte le strutture circostanti oggi in disuso devono essere riconvertite ad uso pubblico, per scopi ecologici‐agrobiologici‐sportivi‐culturali‐sociali, sul modello di uno dei simboli monumentali dell’archeologia industriale mondiale: il cosiddetto “Ruhr Museum”, in Germania. In questo modo la Marsica si arricchirà di un esempio pilota di archeologia industriale, il primo in Abruzzo, vero crocevia capace di attrarre e aggregare non solo gente locale, ma anche visitatori di ogni provenienza nella regione dei Parchi. Questi a nostro parere sono azioni necessarie e concrete per la realizzazione di una Città di avanguardia (sostenibile, vivibile e fruibile dall’ecoturismo italiano e straniero), i cui primi passi consisteranno in sentieri, piste e percorsi ciclo‐pedonali, con campagne di educazione ambientale verso una cultura legata sempre più a promuovere una qualità e stili di vita dignitosi, con diffusione ed integrazione di buone pratiche

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