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REFLUI DI POZZILLO :  la problematica non è risolvibile se non si prende in considerazione la depurazione dell’agglomerato di Avezzano Pozzillo – Paterno – Ovindoli – parte di Celano.

Di Augusto Di Bastiano con il supporto di tecnici

Signor sindaco di Avezzano,la vicenda della non depurazione dei reflui della Città di Avezzano è tornata prepotentemente sulle pagine dei quotidiani, parlare solamente dei reflui della città di Avezzano non porta alla soluzione del problema che si trascina da anni, ed essa va vista nella sua complessità.

Il sindaco di Avezzano deve prendersi a carico l’intera problematica e portarla a soluzione, le parti interessato sono il Comune di Ovindoli comune di Celano, Il Cam ,la Regione.

La problematica è tutta politica, infatti  pur avendo acquisito da ormai più di 40 anni la conoscenza del territorio e delle sue criticità e pur essedo stata la programmazione tecnica lineare e in grado di prefigurare i futuri scenari delle crescenti esigenze della depurazione dell’agglomerato di Avezzano -Paterno – Ovindoli – parte di Celano e di conseguenza dell’area interessata del Fucino, la mancanza di linearità delle posizioni politiche a tutti i livelli di governance ha condizionato il modo di agire dei diversi soggetti coinvolti e nel tempo non ha favorito e non favorisce il raggiungimento dell’obiettivo e la cura degli interessi pubblici sottesi.

IL CENTRO GIURIDICO DEL CITTADINO essendosi interessato per anni delle tematiche legate alla depurazione del territorio ha cercato di fare sintesi dei fatti salienti della depurazione dell’agglomerato di Avezzano Pozzillo – Paterno – Ovindoli – parte di Celano. e si mette a disposizione del sindaco della città.

A SEGUIRE fatti salienti della depurazione dell’agglomerato di Avezzano Pozzillo – Paterno – Ovindoli – parte di Celano.

Il depuratore di Pozzillo è stato realizzato dal Comune di Avezzano all’inizio degli anni 70, nel 1973, per una capacità di 18.500 abitanti equivalenti, l’impianto ha sempre funzionato trattando le quantità di reflui urbani per le quali era stato progettato e realizzato.

Non essendo tale impianto sufficiente alle necessità della Città di Avezzano nel 1989 viene dapprima finanziato con fondi pubblici un depuratore industriale, la cui esecuzione viene assegnata all’allora Consorzio di Sviluppo Industriale di Avezzano.

Successivamente nel 1996 vista la non conformità dell’agglomerato agli obblighi europei e statali sulla depurazione, il finanziamento assegnato al Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Avezzano, per il tramite del Comune, che rende disponibile proprio cofinanziamento, viene integrato con ulteriori fondi PTTA 94/96 per realizzare a Borgo Via Nuova un depuratore in grado di trattare oltre ai reflui industriali per 6.000 abitanti equivalenti, anche i reflui urbani per 40.000 abitanti equivalenti.

Purtroppo i lavori dell’attuale depuratore di Borgo Via Nuova si concludono solo nel 2014, e la sola sezione biologica dell’impianto, destinata a trattare i reflui urbani, viene messa in esercizio dall’ARAP, succeduta al Consorzio Sviluppo Industriale di Avezzano, successivamente a tale data a cui risale l’autorizzazione unica ambientale rilasciata dal SUAP di Avezzano.

La sezione chimica destinata ai reflui industriali non risulta in esercizio in base alle informazioni disponibili.

A seguito della scelta del 1996 di realizzare il depuratore di Borgo Via Nuova per trattare i reflui urbani dell’agglomerato, e non immaginando che la costruzione potesse richiedere così tanto tempo e che la unificazione della gestione del servizio di depurazione sarebbe avvenuta solo nel 2020, con fondi APQ 2003-2004 viene finanziato, a seguito di ampio dibattito sul territorio, il primo lotto del collettore destinato a raccogliere i reflui urbani di Ovindoli e delle case sparse di Celano, cui segue nel 2015 il finanziamento del secondo lotto.

Tale opera che sarebbe entrata in esercito solo dopo la realizzazione del depuratore di Borgo Via Nuova, era conseguenza delle seguenti evidenze:

  • l’abitato di Ovindoli è situato a circa 1.400 metri s.l.m., in area Parco, è un importante stazione di soggiorno per il turismo, ha una presenza di circa 1.200 abitanti residenti e circa 11.000 presenze totali nei periodi di punta; la portata massima delle acque reflue assunta in fase di progettazione preliminare, è pari a circa 70 l/sec., la portata minima assume il valore di 4 l/sec.
  • Per la scelta del recapito finale e della localizzazione dell’impianto di depurazione, si è dovuto tener conto che l’abitato di Ovindoli, sorge su due versanti che confluiscono, il primo, più esteso e più abitato, verso il Rio San Potito e l’altro verso la Piana delle Rocche; inoltre alberghi e residenze turistiche sono collocate anche a nord del capoluogo. Il Rio San Potito traccia un fondo valle che lambisce l’omonimo abitato, quello di Santa Iona (entrambi frazioni di Ovindoli) e Celano, fino ad arrivare al canale allacciante settentrionale del Fucino. La maggior parte dei reflui, viene oggi scaricata nel Rio San Potito.
  • Per la localizzazione dell’impianto, non è stato possibile reperire un’area adeguata per ampiezza e posizione nei primi 6 Km. della valle di San Potito, che risulta stretta ed accidentata. Le prime aree compatibili si trovano nei pressi di Celano.

Le valutazioni ambientali-tecniche-economiche, svolte dai soggetti competenti, hanno fatto prevalere l’idea progettuale di unificare il trattamento dei liquami di Ovindoli con quelli di Avezzano in una logica anche di economicità.

Nel 2013, quando erano ancora in corso i lavori per la costruzione del depuratore di Borgo Via Nuova, essendo disponibili i fondi di sviluppo e coesione del 2013-2017 da utilizzare per le criticità della  depurazione sul territorio regionale, la Regione, l’Ente d’Ambito Marsicano, il CAM ed il Comune nel corso di un incontro che si tiene presso il Comune di Avezzano il 19 aprile 2013 chiedono all’ARAP di poter utilizzare tale stanziamento per ingrandire l’impianto di Borgo Via Nuova, fino a 70.000 abitanti equivalenti.

Ciò in quanto nel frattempo l’impianto in realizzazione non era più adeguato a coprire le aumentate esigenze depurative dell’agglomerato di Avezzano -Paterno – Ovindoli – parte di Celano. L’impianto così ampliato sarebbe stato gestito come per legge dal CAM, quale gestore unico del servizio idrico integrato. L’ARAP non accoglie tale richiesta.

Di conseguenza l’Ente d’Ambito e il CAM sono costretti per non perdere il finanziamento a utilizzare al momento i fondi disponibili per l’adeguamento dell’impianto di Pozzillo, non potendone aumentare la capacità di trattamento ma solo l’efficienza depurativa.

Attualmente avendo il CAM assunto la gestione anche del depuratore di Borgo Via Nuova, sezione biologica, nel 2020 con il trasferimento in comodato d’uso gratuito da parte dei ARAP, raggiungendo così l’unicità della gestione del servizio prescritta dalla legge, a seguito di finanziamento da parte della Regione ha affidato i lavori per l’ampliamento del depuratore di Borgo Via Nuova fino ad una capacità di oltre 70.000 abitanti equivalenti.

Nel depuratore confluiranno anche i reflui dell’impianto di Pozzillo, a seguito della rimodulazione del finanziamento FSC 2007-2013; l’impianto di Pozzillo verrà convertito in vasche di accumulo in caso di portate superiori in tempo di pioggia per migliore il funzionamento del complessivo sistema depurativo.

I reflui trattati dall’impianto di Borgo Via Nuova in caso di necessità possono su richiesta del soggetto competente essere riutilizzati a fini irrigui previa autorizzazione della Regione Abruzzo.

ARTICOLI PRECEDENTI

Il documento da lei inoltrato con POSTA CERTIFICATA: DEPURAZIONE ACQUE REFLUE COMUNE DI AVEZZANO è stato protocollato con n. 0010288 in data 12/02/2024 08:19:03

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