Musei della Marsica NOTIZIE

Civitella Roveto (AQ)Museo etnografico de’ Colucci

di Matteo Biancone

Il Museo etnografico de’ Colucci è situato a Civitella Roveto (AQ), in via Regina Margherita n.13/A (già Rua Ritta), nei pressi del centro storico del paese.

Il Museo, che è stato concepito come spazio didattico e centro di ricerca antropologico ed etnografico destinato a raccogliere testimonianze sulla vita e le attività che si svolgevano nei piccoli centri della Marsica fino alla metà del ‘900, è stato inaugurato dal curatore Patrizio Colucci e dall’amministrazione comunale di Civitella Roveto nel 1982. Il Museo è nato grazie alla famiglia Colucci, che nel corso degli anni ha raccolto e conservato gli attrezzi antichi del lavoro agricolo, pastorale e dell’artigianato, e grazie anche alla disponibilità del parroco locale, Franco Geremia. Il Museo ospita le scolaresche della Marsica, e più in generale dell’Abruzzo, per attività di ricerca, studio e tesi di laure.

Il Museo espone prodotti e arnesi dell’antico mondo contadino, come quelli necessari per l’aratura, l’erpicatura, la fienagione, la semina e la vagliatura.

Sono esposti anche diversi attrezzi da lavoro che erano utilizzati dagli artigiani della Valle Roveto, come quelli usati dai fabbri, dai maniscalchi, dai falegnami, dagli arrotini, dai segantini, dai pastori, dagli apicoltori e dai vinai, raccolti anche grazie ad alcune donazioni di persone del posto. Per meglio affrontare la singolarità dei mestieri e delle tematiche connesse, il Museo si avvale di schede esplicative.

I vari oggetti propri del mondo contadino e artigianale di una volta sono esposti raccogliendoli in spazi dedicati ai singoli mestieri, pertanto si può vedere l’angolo del pastore, del vinaio, dell’apicoltore.    

La raccolta creata dalla famiglia Colucci comprende circa 700 elementi e non tutti sono esposti. La raccolta comprende mortai, macine, farine ottenute dai grani antichi, pesi e misure, filarini, tomboli, stoviglie, mobilia, distillatori per rosoli, elisir e alcool, un basto per asino con i suoi contenitori da trasporto (jù biunzo e jù cistrono), una ventilatrice per legumi, un trinciaforaggio e una traglia senza ruote (la traglia è una specie di carro senza ruote, simile a una slitta, anticamente usata per trasportare fieno, paglia o legna). Nella collezione è presente una carrozza ottocentesca, del tipo denominato “Timonella”, acquistata in Germania dalla famiglia Colucci nel periodo dell’austerity, cioè negli anni 1973 – 74. I più giovani non ricordano che le auto non potevano circolare nei giorni festivi per la crisi del petrolio, così le carrozze ed i calessi diventarono una moda.

Per informazioni su come e quando visitarlo chiamare il numero 330 431 121 o inviare un email   agli indiritti commendacolucci@libero.it  e info@civitellaroveto.org .

Fonti:

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