Scuola, uno stress-test per la Marsica
Share0di Maurizio Cichetti
AVEZZANO. Quello che si profila in questi giorni, con la riapertura delle scuole in presenza, è uno stress-test di cruciale importanza per capire la tenuta complessiva del sistema marsicano di fronte ad una emergenza pandemica che non si è di certo dissolta, come dimostra la pur contenuta recrudescenza di casi registrati negli ultimi giorni a Celano e Tagliacozzo. Ma il banco di prova fondamentale è adesso rappresentato dalla ripresa delle attività scolastiche e, soprattutto, dall’afflusso ad Avezzano di centinaia di studenti pendolari. Messe da parte -come invece era accaduto l’anno scorso- le entrate a scuola scaglionate nel corso della mattina, si torna alla consuetudine di un afflusso contemporaneo, nelle diverse scuole superiori cittadine, di studenti e studentesse provenienti da ogni angolo della Marsica. Nonostante il rinnovato impegno garantito dalla TUA, l’azienda regionale che gestisce i trasporti locali, l’impatto con la presenza sui mezzi (seppur con capienza limitata all’80 per cento) di un numero elevato di giovanissimi, certo lascia trasparire più di un timore per la possibilità di assembramenti. A fronte, comunque, di queste pur legittime preoccupazioni, va certo considerato, in chiave positiva, l’alto numero di studenti che hanno convintamente aderito alla campagna vaccinale, così come altrettanto alto è, nella Marsica, il numero di docenti regolarmente vaccinati con due dosi e quindi in possesso del ‘famigerato’ ma, a questo punto, essenziale green pass, senza il quale nessuno potrà essere ammesso negli edifici scolastici. Certo restano irrisolte tante altre ormai croniche questioni che interessano l’universo scolastico, a cominciare dalle classi-pollaio per finire ai consueti ritardi nell’assegnazione delle cattedre. Ma intanto si riparte…