Avezzano Chiese NOTIZIE

Cese-Chiesa di Santa Maria

di Matteo Biancone

La chiesa di Santa Maria, chiesa parrocchiale sita al centro di Cese, frazione di Avezzano (AQ), inaugurata dopo la seconda guerra mondiale, rimanda a origini molto antiche.

Secondo alcune fonti risaliva al X secolo il monastero benedettino, intorno al quale si formò il borgo di Cese. Il monastero di Cese, che intorno all’anno 970 apparteneva all’abbazia di Montecassino, sarebbe stato edificato sulle tracce di un antico tempio pagano o, secondo altre fonti, sui resti di una villa romana. Il monastero disponeva di molte proprietà nei campi Palentini e di un cenobio presso San Pietro in Corcumello, fondato nel XIII secolo.

I monasteri di Cese e Corcumello furono soppressi con una bolla papale della fine del Duecento, quando, prima con l’avvento degli Orsini e poi con il succedersi dei Colonna, il potere benedettino nel territorio marsicano andò verso il declino.

A seguito degli studi svolti su vari documenti ecclesiastici si suppone che l’antica chiesa di Cese abbia svolto la funzione di residenza temporanea del Vescovo dei Marsi, mentre secondo altre ipotesi Cese in alcuni periodi non solo era dimora vescovile ma avrebbe svolto proprio la funzione di sede vescovile. Si racconta che il vescovo dei Marsi mons. Giacomo de Busce (1295- 1326) fece della struttura monastica di Cese una delle sue residenze. Dal XIV al XVI secolo fu assidua a Cese la presenza dei vari vescovi provenienti dalla famiglia Maccafani di Pereto.

L’antica chiesa ospitava diversi elementi di pregio, come il dipinto, datato tra il 1439 e il 1442,  di Andrea De Litio( importante artista nato a Lecce dei Marsi), raffigurante la Madonna in trono e noto come “Madonna di Cese”. Attualmente nella chiesa di Santa Maria è presente una copia del famoso dipinto, mentre l’originale è esposto nel Museo d’Arte Sacra della Marsica, presso il Castello di Celano.

Pietro Marso, famoso umanista nato a Cese, frequentò l’antica chiesa durante la sua fanciullezza e adolescenza.

La chiesa subì nel corso dei secoli vari restauri, come quelli del 1213, del 1532 e del 1886, quest’ultimo pare realizzato per via dei danni causati da una grande nevicata.

La chiesa di Santa Maria di Cese venne dichiarata nel 1902 monumento degno di essere conservato, ma purtroppo fu distrutta dal rovinoso terremoto della Marsica del 1915. Nel 1934 si diede inizio alla costruzione della chiesa che ora vediamo, che venne inaugurata dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946, sebbene non fosse ancora completata.

La chiesa antica era costituita da una navata unica.

La chiesa ricostruita dopo il terremoto del 1915, a pianta longitudinale, ha tre navate divise da pilastri. Internamente custodisce varie statue, tra le quali quelle del Sacro Cuore di Gesù, di Maria Addolorata e di San Sebastiano; quest’ultima è l’unica che è stato possibile recuperare dalla chiesa originaria.

Negli anni 1965-1966 l’abside fu oggetto di lavori di restauro e il pittore Orlando Vietri la ornò con motivi orientaleggianti.

La facciata in travertino presenta tre portali con rosone centrale nella parte superiore. Il campanile quadrato svetta di lato posteriormente.

Tra il 1966 e il 1969 furono costruite, a ridosso della chiesa stessa, la sala parrocchiale e la casa canonica.

Internamente le pareti e le colonne nel 1975 sono state rivestite in marmo.

Fonti:

“La Vergine” in Le OPERE sul sito del Castello Piccolomini – Collezione Torlonia e Museo d’Arte Sacra della Marsica http://www.museodellamarsica.beniculturali.it/index.php?it/23/le-opere/39/la-vergine

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