Musei della Marsica Opi

Opi(AQ) – Museo della Foresta e dell’Uomo

di Matteo Biancone

Nel territorio del comune di Opi il vecchio capannone, che un tempo era utilizzato per la lavorazione del legno proveniente dai boschi della valle, è un luogo ove si possono avere informazioni utili per vivere al meglio le opportunità offerte dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e visitare il Museo della Foresta, dedicato alla storia della locale Val Fondillo e al rapporto tra l’uomo e i suoi boschi.  

La Val Fondillo, come altre valli del Parco, è un luogo straordinario; non soltanto per i monti boscosi, le acque limpide e la grande biodiversità, bensì anche per l’antica presenza umana che, a partire dalla preistoria, in questi ambienti ha saputo reperire le risorse necessarie per colonizzare gradualmente il territorio. La Val Fondillo vanta presenze preistoriche, preromane (sannite) e romane, i cui reperti sono stati messi in evidenza dagli scavi effettuati.

Il luogo ove sorge il Museo era destinato alla lavorazione della legna, perché la ricchezza della foresta e dei boschi di faggio presenti nella valle hanno consentito abbondanti raccolte di legname, che veniva utilizzato sia per il riscaldamento domestico che per produrre materiale destinato ai mobilifici e al trasporto ferroviario.

La valle è stata per secoli il regno dei tagliatori e dei mulattieri, che trasportavano il legname, che con il loro lavoro hanno alimentato lo stabilimento che poi è stato trasformato in Museo.

La funzione originaria della struttura che ospita il Museo ci porta così a ricordare quanto l’ambiente circostante e la foresta abbiano segnato la vita delle popolazioni locali e la loro economia.

Una storia millenaria ed affascinante viene così narrata nel Museo della Foresta e dell’Uomo, nella ex segheria della Val Fondillo.

Un’installazione interattiva dotata di monitor inseriti in un grande fondale raffigurante un paesaggio montano, fa da sfondo a elementi tridimensionali che riproducono degli alberi, che a loro volta contengono delle piccole installazioni, dialoga con il visitatore e illustra gli aspetti naturalistici e storici della valle. Nell’allestimento sono state utilizzate le tecniche artistiche e i materiali ritenuti più idonei per ottenere i risultati desiderati, dalla scultura in polistirolo espanso per i ghiacci che evocano le glaciazioni, alla vetroresina con calchi dal vero per riprodurre le grotte dei primi abitanti preistorici, alla pittura scenografica su tela alla stampa digitale di grande formato.

Il progetto del museo, dedicato soprattutto alla storia del rapporto uomo-natura nel territorio, è frutto di una lunga collaborazione tra Ente Parco e Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo.

L’apertura del museo dipende dalla stagione.

Può essere di riferimento l’indirizzo email info@valfondillo.it

Fonti:

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