La Marsica, non solo paesi ma decine di frazioni e case sparse.Oggi parliamo di Antrosano frazione di Avezzano
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Matteo Biancone ha preso una pausa nel segnalarci autori che hanno scritto sulla Marsica, ma da oggi inizia a parlarci delle frazioni di Avezzano iniziando da Antrosano
di Matteo Biancone
Nel paese di Antrosano, ora frazione di Avezzano, non ci sono prove di abitati di epoca romana, mentre al di fuori del centro abitato, verso il colle Pettorino di Alba Fucens, sono stati ritrovate tombe monumentali di età imperiale e tombe probabilmente risalenti al periodo compreso tra VII e il V secolo a.C. Il paese non si sa quando sia nato, probabilmente nel Medioevo c’erano già delle case sparse, ma sarebbe diventato successivamente un vero centro abitato, indicato come Androscianum negli atti delle visite pastorali di Massimi, vescovo dei Marsi (1639) e poi in Febonio (1678), in Corsignani (1738) e Antinori (metà del secolo XVII).
L’origine tradizionale del nome, secondo quanto riportato da Muzio Febonio nella sua Historiae Marsorum,(Napoli, 1678) sarebbe derivata dalle parole “antro” e “sano”, cioè un antro che guarirebbe, risanerebbe le persone; tale etimologia fu ripresa da Pietro Antonio Corsignani in Reggia Marsicana (Napoli, 1738) e da Andrea Di Pietro in Storia dei paesi della Marsica (Avezzano, 1869), ma attualmente non c’è traccia di questo antro, quindi alcuni studiosi moderni non danno credito a questa etimologia. Un’altra etimologia più recente è riportata da Walter Cianciusi, il quale non dà credito a quella tradizionale, e in Profilo di storia linguistica della Marsica (Avezzano 1988) dice che il nome deriverebbe da drausia, pozzanghera, da cui ndruscià (guazzare) da cui poi sarebbero derivati il nome dialettale Ntrusciane, e la forma latinizzante di Andruscianum di cui abbiamo già riportato le fonti sopra come Androscianum.
Stando agli storici, dopo l’abbandono di Alba Fucens romana a seguito della caduta dell’Impero d’Occidente, gli abitanti crearono diversi abitati di case sparse, che gradualmente si ingrandirono e si unirono per difendersi meglio dai nemici, diventando dei veri paesi. Uno di questi potrebbe essere stato Antrosano, data anche la sua posizione riparata dal vento freddo del Velino e la presenza di piccole sorgenti d’acqua. Anche la distruzione del centro medievale di Albe, avvenuta ad opera di Carlo d’Angiò nel XIII secolo, dopo la battaglia di Tagliacozzo, per punirla dell’aiuto dato a Corradino di Svevia, provocò un abbandono da parte degli abitanti che andarono negli abitati vicini, e tra questi c’era Antrosano, favorendone la crescita.
Antrosano, tra il XV e il XVI secolo, divenne Universitas, termine che indicava nel Regno di Napoli realtà simili ai comuni indipendenti del Nord e Centro Italia, ma con minore autonomia. Le Universitas avevano un proprio statuto e proprie cariche, anche se i feudatari mantenevano comunque il titolo di Signore e il possesso feudale. Antrosano ebbe un’aspra contesa con la limitrofa Cappelle dei Marsi, oggi frazione di Scurcola Marsicana, nel XVI secolo e per tutto il XVII secolo, per il possesso di terreni, boschi e diritto di pascolo della Selva di Agnano, situata tra Antrosano e la Collina di San Nicola di Albe.
Le Universitas vennero abolite con l’abrogazione del Feudalesimo da parte di Giuseppe Bonaparte, re di Napoli(1806), con l’istituzione dei comuni. Antrosano perse poi la sua autonomia quando il re Gioacchino Murat, nel 1811, riunì Antrosano, San Pelino, Albe, Castelnuovo, Forme, Massa Inferiore e Superiore nel Comune di Massa d’Albe.
Nel 1959, dopo una sottoscrizione popolare, Antrosano divenne frazione di Avezzano.
Antrosano fu danneggiato dal terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915 e poi ricostruito.
Attualmente ci sono due Chiese ad Antrosano, una più antica, dedicata alla Santa Croce, nella parte alta, e una moderna, sita nella parte bassa, dedicata all’Immacolata Concezione. La Chiesa di Santa Croce, la più antica, era stata costruita nel 1788 in stile barocco, distrutta dal terremoto della Marsica del 1915, venne poi ricostruita e riaperta al culto il 23 dicembre 1932 dopo 17 anni. Alcune fonti riportano l’esistenza di una chiesa ancora più antica con lo stesso nome.
La Chiesa di Santa Croce si presenta la facciata con portale di ingresso con stipiti in pietra bianca con sopra una finestra rettangolare e una lunetta con un piccolo rosone, ai lati della facciata ci sono due altane, una con un orologio, l’altra con una campana, sul tetto c’è una croce di metallo, internamente la chiesa è a un’unica navata con abside semicircolare con quattro nicchie laterali con altari e statue di santi, e nelle pareti laterali ci sono dipinti, c’è un altare laterale con alcune reliquie, di antico resta una statua dell’immacolata del XVIII secolo.
Vengono menzionate anche altre chiese, ormai distrutte, quali quelle di Sant’Angelo dei Cassinesi, di San Leonardo e di San Silvestro.
Fonti:
– “Antrosano” su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Antrosano
– “Chiesa di Santa Croce (Antrosano)” su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Croce_(Antrosano)
– “Antrosano Memoria e Storia” di Giovanbattista Pitoni e Alvaro Salvi , Avezzano agosto 2000
1 comment
[…] “La Marsica, non solo paesi ma decine di frazioni e case sparse. Oggi parliamo di Antrosano frazione di Avezzano” di Matteo Biancone, 25 marzo 2022, sul sito del Centro Giuridico del Cittadino https://centrogiuridicodelcittadino.com/?p=7873 […]