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AS.L. 01 Avezzano/Sulmona/L’Aquila – Dichiarazione di stato di agitazione sindacale -Attivazione procedura di raffreddamento e conciliazione. Legge 146/1990 e s.m.i.

FP CGIL della Provincia dell’Aquila

L’Aquila, 21 settembre 2021
Al Prefetto – Ufficio Territoriale del Governo
S.E. dott.ssa Cinzia TORRACO
L’AQUILA
Al Direttore Generale ASL n° 1
Avezzano – Sulmona – L’Aquila
dott. Ferdinando ROMANO
L’AQUILA
Al Direttore UOC Personale ASL n° 1
Avezzano – Sulmona – L’Aquila
dott.sa Emanuela Modestini
L’AQUILA
Al Direttore Dipartimento Tecnologie Pesanti ASL n° 1
Avezzano – Sulmona – L’Aquila
dott. Massimo di Pietro
L’AQUILA
Al Dirigente del Servizio Relazioni Esterne URP ASL n° 1
Avezzano – Sulmona – L’Aquila
dott.sa Alessia Valentina Parlatore
Al Governatore della Regione Abruzzo
on. le Marco MARSILIO
L’AQUILA
All’Assessore alla Salute – Regione Abruzzo
dott.ssa Nicoletta VERÌ
PESCARA
Al Direttore Dipartimento Sanità – Regione Abruzzo
dott. Claudio D’AMARIO
PESCARA
Alla Commissione di Garanzia
per l’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
ROMA


Oggetto: AS.L. 01 Avezzano/Sulmona/L’Aquila – Dichiarazione di stato di agitazione sindacale –
Attivazione procedura di raffreddamento e conciliazione. Legge 146/1990 e s.m.i.
La scrivente Organizzazione Sindacale,
Premesso che:
Ad oltre due mesi dall’ennesima denuncia della FP CGIL L’Aquila, persiste e si aggrava la situazione
di carenza ormai insostenibile del personale medico della Radiologia dell’Ospedale di Sulmona: un
servizio importantissimo, in ogni nosocomio, che garantisce non solo l’assistenza e la gestione dei
pazienti ospedalizzati ma anche l’erogazione di prestazioni diagnostiche e di prevenzione afferenti ai
LEA per tutta l’utenza peligno-sangrina, oltre che tutte le prestazioni diagnostiche legate al servizio
di emergenza/urgenza del Pronto Soccorso.
Ad oggi restano in servizio solo quattro medici radiologi nel P.O. di Sulmona (e uno solo dei due
assegnati al PO di Castel di Sangro), un numero complessivo ben inferiore a quello previsto in pianta
organica, e solo due medici sul totale sono attualmente abilitati ai turni notturni, situazione
ovviamente non conciliabile con le normative contrattuali vigenti in ambito nazionale, e che da mesi
sta implicando un dispendio aggiuntivo di risorse economiche ed umane, in ambito aziendale,
venendo reclutati, dal Febbraio scorso, i radiologi dei presidi ospedalieri di Avezzano e di L’Aquila a
copertura dei turni notturni eccedenti le possibilità del personale medico sulmonese. Un enorme e
persistente sacrifico suppletivo per questi medici “in trasferta”, ed anche per quelli di Sulmona, che si
trovano in pochi “superstiti” a fronteggiare carichi di lavoro invariati, anzi esasperati dal periodo
estivo, sia per i flussi turistici che per la dovuta fruizione delle ferie estive di tutto il personale
sanitario, e costretti a rocamboleschi escamotage prestazionali che minano, ormai da mesi, l’integrità
fisica ma anche la dignità morale e professionale degli stessi, senza peraltro incentivi di sorta. Un
equilibrio così precario non poteva che sfociare in disservizi e improvvise discontinuità assistenziali
per gli utenti che si sono visti rinviare l’esecuzione dei loro esami ecografici prenotati tramite CUP,
ordinari o urgenti che fossero, dopo essersi presentati puntuali in Radiologia: questo senza alcun
preavviso, né comunicazioni formali da parte dei Direttori della ASL e senza alcuna indicazione
autorizzata sulla loro eventuale riprogrammazione nel prossimo futuro. “Non c’è il medico”, si sono
sentiti rispondere i malcapitati pazienti, alcuni dei quali oncologici, che attendevano da settimane o
mesi di sottoporsi ad esami diagnostici necessari, nel silenzio più totale dell’Azienda, già diffidata
dalla scrivente FP CGIL, ma che inspiegabilmente continua a non rispondere alle istanze della
Radiologia di Sulmona, mentre procede ad assumere nuovo personale medico (anche da graduatorie
concorsuali di altra ASL Regionali) per le esigenze delle altre due sedi di Avezzano e L’Aquila,
lasciando di fatto sguarnito l’unico Ospedale Aziendale antisismico d’Abruzzo.
A ciò si aggiunga che, invece di assumere personale per il nosocomio peligno, per sopperire
parzialmente alle carenze di dirigenti medici, alle lavoratrici ed ai lavoratori degli altri presidi
aziendali viene chiesto di effettuare prestazioni aggiuntive (al costo di oltre 600 euro a notte) che,
oltre a generare un enorme dispendio di risorse economiche pubbliche, sovraccarica detto personale
di attività lavorativa.
Considerato che, da parte dei vertici Aziendali, nessun cenno di riscontro è pervenuto alla scrivente
Organizzazione Sindacale né su questa, né, tanto meno, su tante altre richieste di incontro e
rivendicazioni.
Pertanto, sulla scorta di quanto esposto ed argomentato, per una giusta rivendicazione a tutela dei
diritti e della salute del personale ed a garanzia dei servizi alla collettività
dichiara
lo stato di agitazione del personale della Dirigenza Medica, dipendente della ASL 1 – Unità Operativa
di Radiologia dei PP.OO. Di Sulmona e Castel di Sangro – e, contestualmente, attiva, con la presente,
le procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi e per gli effetti della vigente normativa –
Legge 146/1990 e smi.
Chiede, infine
a Sua Eccellenza il Signor Prefetto di procedere alla convocazione del previsto tentativo di
conciliazione e raffreddamento di tutte le parti interessate così come indicate tra i destinatari della
presente nota.

IL SEGRETARIO GENERALE
FP CGIL L’AQUILA
f.to Anthony PASQUALONE

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