Partecipato l’appuntamento organizzato da ANPI Marsica per la “GIORNATA MONDIALE PER LA TERRA”,
Comunicato stampa
Il 22 aprile scorso, nel Convento francescano di Avezzano, in occasione della “GIORNATA MONDIALE PER LA TERRA”, si è svolto l’incontro preparato dall’ANPI MARSICA (Associazione Partigiani Italiani) per riproporre con forza alcuni temi che investono drammaticamente e mettono a rischio la vita sul pianeta, la nostra sopravvivenza ambientale ed ecologica, la stessa convivenza umana sconvolta da un sistema economico che sembra sempre più stritolarla.
Non è stato un convegno. È stato un appuntamento arricchito da agili, ma non meno puntuali riflessioni sullo “stato dell’arte” della Terra, a partire dal suolo che calpestiamo come singoli e come comunità, fino agli orizzonti del mondo sul quale abitiamo: una “casa comune” mai nella storia così esposta al degrado, alla noncuranza, all’indifferenza, preda di sistemi e tecnologie che brutalizzano gli ecosistemi, distruggono ogni habitat e annientano i viventi.
Terra da liberare dalle insidie che la devastano. Terra da rendere partecipata e vissuta nella convivenza tra umani. Terra da condurre a un’esistenza responsabile e condivisa. Sono le idealità che hanno guidato le donne e gli uomini della Resistenza contro l’occupazione nazifascista del suolo italiano: le loro lotte e le loro scelte hanno concesso a noi la possibilità (ma anche la responsabilità) di abitare in libertà la Terra in cui siamo nati; ci hanno lasciato i principi di convivenza sanciti dalla Costituzione italiana; hanno costruito un sistema di democrazia fondato sull’equilibrio di doveri e di diritti per tutti.
A quella “resistenza umanitaria” hanno fatto richiamo gli interventi di Augusto Di Bastiano, Flavia De Santis, Gino Milano, Pierluigi Di Stefano, Lorenzo Berardinetti. A quei valori storici e universali ha trasportato i partecipanti lo straordinario percorso culturale evidenziato da Francesco Letta. A quei sentimenti e a quella spiritualità profonda si sono ispirate le letture e la musica di Francesco Sportelli e si è mosso il messaggio – quantomai attuale – di Padre Emiliano Antenucci, sullo sfondo della personalità di Francesco d’ Assisi e del suo “Cantico delle creature”, poema che esalta il rapporto esistenziale tra ogni vivente, tra gli umani e la terra, tra l’umanità stessa.
L’evidente disastro ambientale si accompagna all’altrettanto evidente disastro culturale nel quale siamo immersi. E la mancanza di radici diventa un rischio anche a livello psicologico e sociale.
<<Questa giornata “per la Terra” – hanno affermato gli organizzatori – non vuole essere un evento isolato, un mero esercizio celebrativo e a sé stante: vorrebbe contribuire a invertire la rotta e a riconnetterci alle nostre radici: le radici della storia recente; le radici della terra che abitiamo: le radici di un impegno attivo, come quello offerto oggi, ogni anno, a cinquantamila giovani nel “Servizio Civile Universale”, erede di quei trenta obiettori di coscienza al servizio militare (allora) obbligatorio che esattamente il 22 aprile 1974 iniziarono una storia che continua ancora come palestra di cittadinanza attiva e di convivenza civica.
Un appello e un desiderio a dare continuità e partecipazione ad altre iniziative.
