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Grande interesse per la presentazione del libro “Non sono io quell’uomo”, e per il successivo dibattito sui diritti LGBT a San Benedetto dei Marsi.. L’evento è stato moderato dalla giornalista Luisa Novorio

Domenica 8 ottobre, a partire dalle ore 16:30, si è tenuta a San Benedetto dei Marsi la presentazione del romanzo “Non sono io quell’uomo” di Katia Agata Spera, edito dalla casa editrice abruzzese Il Viandante, seguito da un dibattito incentrato sulle difficoltà di accettazione e di inserimento che tuttora le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), possono incontrare in svariati contesti familiari, sociali e lavorativi.Il romanzo ha come tema centrale il disagio vissuto dal protagonista Francesco Maria per via della sua omosessualità, in un contesto conservatore ed agro-pastorale come quello dell’Abruzzo interno negli anni ’60.L’evento è stato organizzato da Caffè Letterario – Spazio Cultura, gruppo di volontari e volontarie della Biblioteca di San Benedetto dei Marsi, con il coinvolgimento di Marsica LGBT, organizzazione di volontariato attiva da anni sul fronte dell’attivismo per i diritti, e dell’Amministrazione Comunale di San Benedetto dei Marsi, rappresentata per l’occasione dal sindaco Antonio Cerasani, presente per i saluti istituzionali. Sono intervenuti: l’autrice Katia Agata Spera; Valeria De Vincentis, presidente di Caffé Letterario – Spazio Cultura; Francesco Rubeo, presidente di Marsica LGBT; Francesca Riccitelli, consigliera di Marsica LGBT ed attivista transgender; l’avv. Silvia Tiburzi, professionista impegnata nella tutela dei diritti delle persone LGBT in ambito legale ed il dott. Stefano Gentile, psicologo. L’evento è stato moderato dalla giornalista Luisa Novorio, la quale, analizzando con competenza le argomentazioni presenti nel libro, ha indirizzato la presentazione e la successiva discussione.La presidente dell’associazione Caffè Letterario – Spazio Cultura, Valeria De Vincentis, nel corso del suo intervento ha ribadito l’importanza dell’incontro, che rappresenta il primo evento culturale organizzato dall’associazione, nel periodo post-pandemia.”Attraverso il mio romanzo, ambientato dagli anni ’60 fino al primo decennio degli anni 2000 ho voluto raccontare una storia che rappresenta un tema che oggi, come ieri, deve essere attenzionato. Il mio romanzo vuole essere di aiuto per la comprensione  delle difficoltà di molti giovani che soffrono il disagio di non sentirsi adeguati e accettati dalla società, soprattutto nelle piccole realtà urbane”, afferma l’autrice Katia Agata Spera.“È importante per noi essere presenti ed organizzare iniziative di sensibilizzazione anche nelle più piccole realtà del nostro territorio marsicano, per far sì che nessuna persona venga lasciata indietro o sia costretta a fingere di essere chi in realtà non è. Ritengo, anche alla luce della mia esperienza personale, che una delle sensazioni umane più belle in assoluto sia quella di essere veri con sé stessi e con gli altri. Nessuno dovrebbe aver timore di mostrarsi nella sua autenticità, e nessun’altro dovrebbe sentirsi in diritto di ostacolarla, questa autenticità”, dichiara infine Francesca Riccitelli, ragazza transgender impegnata nell’attivismo LGBT.

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