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Avezzano – La Cappella del Seminario

Alla Cappella del Seminario di Avezzano (AQ) si accede da Via Monsignor Valeri.  La costruzione del Seminario è avvenuta dopo il terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915, quando Monsignor Pio Marcello Bagnoli, vescovo dei Marsi dal 1910 sino alla sua morte avvenuta nel 1945, decise di spostare la sede della Diocesi dei Marsi da Pescina ad Avezzano.

Lo spostamento della sede vescovile ad Avezzano venne  ufficializzato il 16 gennaio 1924 con la Costituzione Apostolica di Papa Pio XI.

Il terreno dove sorge il Seminario è stato acquistato l’8 ottobre 1919 e dopo circa una anno e mezzo i lavori, realizzati secondo il progetto dell’Ingegnere Sebastiano Bultrini, si sono conclusi ed è stato inaugurato il 26 giugno 1921.

Il Seminario ha una pianta a forma di H su due piani e un’altana con campane e un orologio, ben visibile dal cortile interno, visibile da Via Monsignor Bagnoli. C’è una lapide posta su un’ala del palazzo  che ricorda il trasferimento della Diocesi ad Avezzano e la figura del Vescovo Bagnoli.

Il Palazzo del Seminario, che ora non accoglie più i seminaristi, in tempi recenti ha ospitato anche l’Istituto di Scienze Religiose “Cesidio Lolli” ed è di riferimento per diverse iniziative ecclesiali.

Affiancato al Seminario vi è il Palazzo Vescovile, che ha l’ingresso principale all’incrocio tra Corso della Libertà e Via Mons. Bagnoli; venne costruito tra il 1925 e il 1928 contestualmente allo spostamento della sede vescovile ad Avezzano. Anch’esso è stato realizzato su progetto dell’’Ingegnere Sebastiano Bultrini, che progettò anche la Cattedrale di Avezzano e il nuovo piano regolatore di Avezzano del 1916 per la ricostruzione post-sisma.

Il complesso ospita anche l’Archivio Diocesano dei Marsi, attualmente intitolato a Muzio Febonio (1597-1663, vedi articolo del 9 dicembre 2021, qui pubblicato). L’archivio, che parrebbe aver avuto origine nel X secolo, ha seguito i vari trasferimenti della sede vescovile, dapprima posta a San Benedetto dei Marsi, poi a Pescina e quindi ad Avezzano dopo il terremoto del 1915.

Nell’archivio, tra i molti documenti importanti per la storia della Diocesi dei Marsi, è custodita l’antica pergamena dell’Exultet,  commissionata nel 1056 da Pandolfo, Vescovo dei Marsi, e una  ristampa del ‘700 delle “Opere di Galileo” di Galileo Galilei.

Il Palazzo Vescovile e il Seminario furono gravemente danneggiati durante la Seconda Guerra Mondiale dai bombardamenti degli Alleati del 1944 su Avvezzano e il 20 aprile 1949 un incendio, causato da un corto circuito, arrecò danni ingenti alla struttura. Le parti dell’edificio gravemente compromesse vennero ben presto ricostruite.

Lo spazio destinato originariamente alla cappella, che era prevista nel progetto, venne destinato a sala riunioni. La cappella è stata effettivamente costruita dal 1960 al 1962 con l’ampliamento di un’ala dell’edificio. La cappella è posta al primo piano, con accesso da Via Monsignor Valeri, mentre al piano terra alcuni locali vennero adibiti ad uso commerciale, pertanto vi si accede tramite scale. La Cappella si presenta ben curata e con belle vetrate, ospita celebrazioni, momenti di preghiera e concerti di musica religiosa.

La Cappella è a pianta rettangolare ad andamento longitudinale, il tetto è a due falde, il pavimento è di lastre di marmo.

Fonti:

“Palazzo Vescovile (Avezzano)” in Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Vescovile_(Avezzano)

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