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CHIUSURA CAMPOMIZZI: IL DIRITTO ALLO STUDIO NON SI TOCCA

Comunicato stampa – http://www.filcams.cgil.it/emergenza-laquila/

Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e il nostro sconcerto rispetto all’intenzione da parte dell’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari dell’Aquila di addivenire alla chiusura anticipata della residenza studentesca situata nei locali dell’ex Caserma Campomizzi in località S.Antonio. 

Tale volontà, palesata da pubbliche denunce mosse da parte del Consiglio di Amministrazione, è stata confermata da ulteriori precisazioni attraverso un comunicato stampa della Presidente Morgante dell’ADSU stessa. In tale nota, infatti, si chiarisce che sarebbe stata avanzata una “proposta di chiusura anticipata della residenza Campomizzi a fronte degli eccessivi e difficilmente giustificabili costi di gestione delle strutture per un limitatissimo numero di studenti ivi alloggiati”.

Il diritto allo studio è un bene universale e deve sottrarsi alle rigide regole dell’economicità. La nostra è una città che ha l’ambizione di definirsi “della Conoscenza” e sappiamo tutti bene il ruolo fondamentale che hanno svolto storicamente le Istituzioni Universitarie e gli Studenti nel suo tessuto sociale, economico e produttivo. Ciò presuppone e impone politiche programmatorie lungimiranti e di ampio respiro, orientate all’implementazione dei servizi offerti e non certo alla loro eliminazione.

Le azioni messe in campo dall’Adsu, al contrario, sembrano andare in direzione opposta, peraltro in netta contrapposizione con la missione stessa che l’Azienda dovrebbe portare avanti.

La Città dell’Aquila ha una grande vocazione universitaria, che sembra ulteriormente confermata nel corso degli ultimi anni che hanno visto un deciso incremento delle immatricolazioni oltre alla crescita e al consolidamento del Gran Sasso Science Institute.                                                   La visione che ha la scrivente O.S. è di una Città e di un’Università che investano sulla crescita e la progettazione di nuovi servizi di qualità, per essere sempre più attrattive e inclusive.

Ad oggi, il solo sistema degli appalti diretti ADSU (mensa, reception/portinerie, bar, pulizie), garantisce un salario a più di 60 famiglie del comprensorio. Senza parlare delle ricadute  che hanno gli appalti diretti delle Università cittadine oltre a tutto l’indotto che esse generano in città.                                                                                                                                                          La chiusura paventata avrebbe una ricaduta immediata sugli studenti che ad oggi sono ospitati in quelle residenze, su tutti gli studenti che in quegli stessi locali usufruiscono della mensa e sui lavoratori assunti dalle società impegnate negli appalti sopra citati.                                                         Senza contare sicure conseguenze negative, peraltro difficilmente quantificabili oggi su tutto il resto dell’indotto.

Per i motivi di cui sopra, anche a tutela di tutti i lavoratori eventualmente interessati, la Filcams Cgil dell’Aquila ha inviato una richiesta urgente di incontro con l’ADSU allo scopo di discutere delle gravi problematiche sopra evidenziate.

L’Aquila 06 aprile 2021

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