“No alle strumentalizzazioni sul tempio crematorio”
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Il Cgc(in basso) pubblica integralmente il comunicato stampa del Comune di Avezzano che riguarda il “Tempio Crematorio “il consiglio comunale ha votato un indirizzo dell’amministrazione ed ora si dovrà avviare tutta la procedura che come ho ricordato nell’articolo del 3 novembre 2021 ha un iter molto chiaro e rigoroso. Il CGC informerà la cittadinanza su tutti i passi relativi all’avviso pubblico con invito all’amministrazione di stabilire tempi certi e veloci nell’eventualità che l’iter vada abuon fine.
Alcuni dati in ITALIA
Nel 2019 risultano autorizzati e operanti in Italia n. 85 impianti di cremazione
In questi impianti si sono effettuate nel 2019 194.669 cremazioni di cadaveri
(A tali valori sono da sommare 38.305 cremazioni di resti mortali nel 2019
Pertanto, nei crematori italiani si è effettuato nel 2019 un totale di 232.974 cremazioni.
L’ISTAT ha recentemente diffuso i dati sulla mortalità e sulla popolazione nel 2019, anno in cui si sono registrati 634.432 decessi, pari ad un tasso grezzo di mortalità riferito alla popolazione residente del 10,51 per mille.
Quindi l’incidenza della cremazione registrata e stimata sul totale delle sepolture, per l’anno 2019, è del 30,68%
IL PRECEDENTE ARTICOLO DEL CENTRO GIURIDICO DEL CITTADINO.
Tempio Crematorio ad Avezzano, era ora, la marsica attendeva tale struttura da troppo tempo.
Sul tempio crematorio “la favoletta raccontata da mezza minoranza” , i consiglieri Genovesi, Mascigrande, Taddei e Panei, che in linea di principio si dicono favorevoli all’idea progettuale, ma poi provano a confondere le acque adducendo la mancanza di informazioni dalla maggioranza, non sta proprio in piedi. “Hanno avuto ben 40 giorni e più di tempo tra la prima comunicazione e il momento della deliberazione, preceduta dalle riunioni nelle commissioni, per studiare gli atti puntualmente forniti e arrivare preparati in consiglio comunale. Se, come dicono, non li hanno visionati e hanno poi votato NO a prescindere”, sottolinea la maggioranza, “è segno di un NO strumentale e disimpegnato -visto che i consiglieri hanno anche il diritto di chiedere le carte agli uffici- non di una reale opposizione a qualcosa nell’interesse della Città”. Evidentemente erano in altre faccende affaccendati.
“Il voto del consiglio, comunque, è solo un atto di indirizzo politico”, aggiunge la maggioranza, “e non rappresenta che un ok di massima, mentre la partita decisiva, ovvero la procedura per la realizzazione dell’opera, potrà partire dopo le valutazioni di impatto ambientale della Regione insieme a tutti gli enti coinvolti, naturalmente se positive: se quei consiglieri comunali sono realmente interessati alla “salute pubblica” e non alle mere strumentalizzazioni politiche, che lasciano il tempo che trovano, allora, come farà la maggioranza, assolutamente attenta alle questioni ambientali, si attivino affinché quando il progetto passerà al vaglio degli organi competenti le verifiche di impatto ambientale siano rigorosissime. Il resto sono soltanto chiacchiere in libertà”.