6 novembre 2021 Giornata internazionale per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente nelle guerre e nei conflitti armati
Un peacekeeper nepalese con l’operazione ibrida Unione africana-ONU in Darfur (UNAMID) pianta un albero fuori dal quartier generale dell’UNAMID a El Fasher, in Sudan.
FOTO: FOTO DELLE Nazioni Unite/Albert Gonzalez Farran
Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) ha rilevato che negli ultimi 60 anni almeno il 40% di tutti i conflitti interni è stato collegato allo sfruttamento delle risorse naturali, siano esse risorse di alto valore come legname, diamanti, oro e petrolio o risorse scarse come terra fertile e acqua. È stato anche riscontrato che i conflitti che coinvolgono le risorse naturali hanno il doppio delle probabilità di ricaduta.
Le Nazioni Unite attribuiscono grande importanza a garantire che l’azione sull’ambiente sia parte delle strategie di prevenzione dei conflitti, mantenimento della pace e costruzione della pace, perché non può esserci pace duratura se le risorse naturali che sostengono i mezzi di sussistenza e gli ecosistemi vengono distrutte.
Il 5 novembre 2001, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 6 novembre di ogni anno Giornata internazionale per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente in guerra e nei conflitti armati ( A/RES/56/4 ).
Il 27 maggio 2016, l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente ha adottato la risoluzione UNEP/EA.2/Res.15 , che ha riconosciuto il ruolo degli ecosistemi sani e delle risorse gestite in modo sostenibile nel ridurre il rischio di conflitti armati, e ha riaffermato il suo forte impegno per la piena attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile elencati nella risoluzione 70/1 dell’Assemblea Generale, intitolata “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ”.
