Riforma pensioni: i lavori gravosi aumentano a 203. La nuova lista al vaglio del ministero.
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Una lista che passa dalle attuali 65 attività a ben 203 nuove mansioni: dai macellai ai portantini, dai bidelli ai falegnami fino ai tassisti, insegnanti di scuola primaria e cassieri.
Le nuove mansioni gravose sono state individuate, dalla commissione istituita nel 2018, in base a un criterio Inail su tre indici di pensantezza fisica e stress lavorativo:
- frequenza degli infortuni sul lavoro;
- numero di giorni medi di assenza a causa di infortuni;
- numero di giorni medi di assenza per malattia.
Ora la palla passa al Ministero dell’economia, che dovrà vagliare tutto e decidere in definitiva quali, tra queste 203 attività pesanti, includere nel nuovo elenco.
Lavori gravosi e accesso all’Ape sociale
Cosa cambia con l’ampliamento delle attività gravose? Succede che una platea di lavoratori più ampia potrà accedere all’Ape sociale, che consente l’anticipo della pensione grazie all’assegno ponte Inps.
Un assegno che scatta al compimento dei 63 anni di età e 36 anni di contributi, con un importo fino a 1.500 euro erogati fino al compimento dell’età pensionabile, per tutti coloro che hanno svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 anni o 7 negli ultimi 10 anni.
Grazie quindi a questa revisione molti più lavoratori esposti a stress lavorativo potrebbero uscire da lavoro allo scoccare dei 63 anni, anzichè i normali 67 previsti dalla pensione .
Tra i nuovi lavori gravosi inseriti nell’elenco dalla squadra guida dal ministro Orlando troviamo tra gli altri:
- bidelli,
- tassisti,
- falegnami,
- conduttori di autobus e tranvieri,
- benzinai,
- agricoli,
- macellai,
- panettieri,
- insegnanti di scuole elementari,
- commessi,
- cassieri,
- operatori sanitari qualificati,
- magazzinieri,
- portantini,,
- forestali,
- verniciatori industriali.
Un totale di 203 attività che ora passeranno al vaglio dei ministeri guidati da Daniele Franco e Andrea Orlando.
fonte: leggiOggi.it