SENTIERO ITALIA – TRATTO ABRUZZESE. OFENA – CASTELVECCHIO CALVISIO Escursione – Sabato, 21 AGOSTO 2021
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CLUB ALPINO ITALIANO ABRUZZO – COMITATO SCIENTIFICO
Sabato 21 agosto 2021
SENTIERO ITALIA CAI – Tratto Ofena/Castelvecchio Calvisio
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Coordinatori: Gaetano FALCONE (3496007548- gaetanofalcone@alice.it)
Corrado MARSILI (3280748792 – marsili.corrado@alice.it)
Accompagnatori: AE-ASE CAI Abruzzo
• Termine per l’iscrizione: entro le ore 19,00 di venerdì 20 agosto 2021
• Escursione Riservata ai SOCI CAI
• MEZZI DI TRASPORTO : MEZZI PROPRI
• PRANZO AL SACCO
L’iscrizione comporta:
- l’accettazione integrale del Regolamento delle Escursioni;
- la presa visione dei dati tecnici.
I partecipanti dovranno attenersi alle disposizioni di Coordinatori e Accompagnatori
Programma
Ritrovo ore 08,00 a CASTELVECCHIO CALVISIO – Piazza del Municipio
Il ritrovo, il trasferimento in auto e l’escursione, si svolgeranno
nel rispetto delle correnti normative ANTICOVID
A Castelvecchio Calvisio ci sarà il trasferimento con parte delle autovetture alla
volta di Ofena da dove inizia l’escursione.
DESCRIZIONE
Si parte dai pressi del Convento di San Francesco e si procede tra uliveti terrazzati fino all’incrocio
con la SS n.602. Si svolta, per un breve tratto, verso sinistra costeggiando la SS n.602 fino al km 3,00;
qui si devia a destra sul sentiero-carrareccia che, in ascesa, porta ad ammirare le rocce lavorate dal
tempo delle Grotte delle Marmitte e la sottostante piana coltivata a vigneti; si prosegue per valicare le
pendici di Monte Serra all’altezza di Forca del Casale. Il panorama che si apre è molto interessante
con la veduta completa di tutta la piana del Tirino circondata da uliveti secolari lungo le pendici e,
nelle parti pianeggianti, da estesi vigneti che producono rinomati Cerasuoli, Montepulciani, Trebbiani,
Pecorini d’Abruzzo e non solo. Il sentiero prosegue verso la località detta Le Vigne di Calascio, dove
si possono osservare casali di campagna immersi negli uliveti e grandi edifici di comunità religiose
nate agli inizi del ‘900 con lo scopo di ospitare orfanelli (Orfanotrofio Frasca) e orfanelle (Orfanotrofio
Volpe) che non avevano più i genitori a causa delle guerre mondiali. Il sentiero attraversa per tre volte
la S.P. n.98 all’altezza della Colonia Frasca e riprende in falsopiano una carrareccia per un tratto fino
all’altezza di un piccolo canale coltivato a ulivi; poi si inerpica sfiorando l’antichissimo sito
paleontologico dei Grottoni di Calascio. Questo tratto lambisce la parte alta alberata dell’area detta
Cervano – Colle Duro e all’altezza del valico di Lombo d’Asino si affaccia sulla valle interna
denominata Le Vigne di Castelvecchio e Carapelle, quasi completamente ricoperta da uliveti. L’olio
che si produce in queste zone è uno dei migliori d’Italia per la bassissima acidità e la ricchezza di
polifenoli, caratteristiche dovute ai terreni carsici e alle caldi estate, molto secche e con temperature
elevate (la valle del Tirino è detta il Forno d’Abruzzo). Si scende al Vallone della Madonna attraverso
le tracce di un antico sentiero, per poi risalire sino alla chiesa seicentesca della Madonna della Neve.
Qui il cammino procede verso nord-ovest su un ampio sentiero, l’antico tratturello che da Santa Maria
del Monte a Campo Imperatore (Grancia Cistercense degli inizi del XIII° sec.) portava gli armenti a
confluire nel Tratturo Magno nella Valle Tritana. A Castelvecchio Calvisio il cammino sbuca
all’altezza di una piccola edicola votiva e da qui sale al caratteristico centro storico dalla forma urbana
interessantissima e unica (un’ellisse tagliata da una strada centrale sulla quale confluiscono a pettine
sette vicoli da una parte e otto dall’altra). Il paesaggio è dominato dalla Rocca di Calascio e si qualifica
per la presenza delle valli di origine carsica di Piano Buto e Piano Viano divise in piccole proprietà
terriere, lunghe e strette dette “Le Vicenne”, classificate come Campi Aperti per la caratteristica di non
avere segni marcati di confini.