Luco dei Marsi NOTIZIE SCUOLA

LIBRI SCOLASTICI TRA I RIFIUTI e LE MAMME LI SALVANO.- Articolo che fa riflettere

ad AIELLI un uso intelligente dei vecchi libri

Di Augusto Di Bastiano

FARE SPAZIO A SCUOLA  GETTANDO LIBRI NELLA SPAZZATURA

Si potevano usare tante forme ,ma non quella di gettare i libri nella spazzatura, forse la scuola ha tentato altre strade per lo smaltimento e non le ha trovate o non le ha cercate abbastanza vista la reazione di alcuni genitori degli alunni frequentanti la scuola .

Leggo nelle cronache che serviva spazio ,da quel che mi risulta le amministrazioni comunali di Luco sono sempre state attente e partecipative nei confronti delle  istituzioni scolastiche e non parliamo dell’anima associativa dei cittadini di Luco con le tantissime associazioni che nell’arco dell’anno fanno vivere il paese culturalmente, socialmente e sportivamente e chiedere loro un supporto una strada che si poteva seguire.

Recentemente il comune ha realizzato la casa delle associazioni ,un centro sociale culturale al convento dei Frati Cappuccini forse potevano accogliere i libri.

La scuola è anche vita partecipativa dei genitori e del territorio, la scuola di Luco che prima andava sulla stampa per iniziative lungimiranti oggi ci va perché riduce il tempo scolastico o getta libri .

Questi episodi non devono creare contrapposizioni, ma utilizzati per tessere un nuovo rapporto con i territori e questo perché una scuola deve  crea coesione e non contrapposizione.

E’ bene SOTTOLINEARE  che sempre più spesso i libri che si smaltiscono sono per lo più testi non più in uso e che è il collegio dei docenti che ne determina la scelta, e TROPPO  velocemente si determina la loro obsolescenza.

Il continuo aggiornamento dei testi è una  corsa al consumismo non giustificata, un danno sicuramente ambientale viene procurato.

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Regolamento per la gestione del patrimonio

SINTESI DI REGOLAMENTO SCOLASTICO

Il Regolamento per la “Gestione del patrimonio e degli inventari dell’istituzione scolastica” adottato da molte scuole (non tutte, purtroppo) ha per oggetto le procedure di registrazione inventariale secondo quanto previsto dal D.I. 129/2018 e dalle Linee Guida e disciplina, altresì, le procedure di iscrizione ed eliminazione di beni, le modalità di ricognizione dei beni, le operazioni di rinnovo degli inventari e di rivalutazione dei beni. Il Regolamento dovrebbe contenere, inoltre, apposite istruzioni per la gestione dei beni non soggetti all’iscrizione negli inventari di cui all’art. 31, comma 5, del D.I. 129/2018.

L’inventario in ordine cronologico

I beni (mobili; valore storico-artistico; libri e materiale bibliografico; valori mobiliari) si iscrivono nel relativo inventario in ordine cronologico, con numerazione progressiva e ininterrotta e con l’indicazione di tutti gli elementi che ne consentano di stabilirne la provenienza, il luogo in cui si trovano, la quantità o il numero, lo stato di conservazione, il valore e l’eventuale rendita.

Qualora la tipologia del bene lo consenta è necessario apporre apposita targhetta la quale deve contenere il nome dell’Istituzione scolastica di riferimento, la tipologia e il numero di inventario e la categoria di appartenenza.

Inventario dei libri e del materiale bibliografico

Per quanto attiene all’inventario dei libri e del materiale bibliografico dovranno essere seguite modalità di tenuta analoghe a quelle previste per gli altri beni mobili.

I valori mobiliari vanno iscritti in inventario al prezzo di borsa del giorno precedente alla scrittura, quando il prezzo è inferiore al valore nominale o al loro valore nominale quando il prezzo di borsa risulti ad esso superiore. I valori mobiliari non trattati in borsa o nei mercati ristretti vanno iscritti al valore nominale. In ogni caso deve essere indicata la rendita e la scadenza del titolo.

I beni mobili

I beni mobili, come si legge nel regolamento, sono oggetto di inventariazione dal momento in cui entrano a far parte del patrimonio dell’Istituzione scolastica e sono oggetto di cancellazione dall’inventario nel momento in cui cessano di far parte del patrimonio per vendita, distruzione, furto, perdita o cessione a titolo gratuito.

I beni concessi da terzi

I beni concessi da terzi si iscrivono in appositi e separati inventari. Tali inventari devono contenere l’indicazione della denominazione del soggetto concedente, del titolo di concessione e delle disposizioni impartite dai soggetti concedenti.

Il registro beni durevoli non inventariabili

L’Istituzione Scolastica, istituisce un apposito registro denominato “registro beni durevoli non inventariabili” per quei beni che per la loro tipologia vengono utilizzati per periodi medio-lunghi nell’attività didattica e/o amministrativa e che non rientrano tra i beni inventariabili perché di importo inferiore a € 200,00 (IVA inclusa).

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