25 APRILE 2021 CAPISTRELLO
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A seguire: filmato della manifestazione, intervento del sindaco di Capistrello Francesco Ciciotti e di Mario Casale in rappresentanza dell’ANPI Marsica
https://www.facebook.com/Espressione24/videos/482946232826866
25 APRILE 2021 – intervento del Sindaco di Capistrello Francesco Ciciotti.
Cari concittadini, Cari amici ascoltatori,
questo è un 25 aprile particolare, …..perché ci toglie l’emozione, il contatto fisico, il calore umano della partecipazione della gente, delle Associazioni culturali e sociali, soprattutto dei ragazzi delle scuole, ma……. è un 25 aprile che ci ricorda il dovere di essere uniti di fronte alle difficoltà ed alle sofferenze che l’epidemia del coronavirus ha generato nel nostro paese e nel mondo intero. “Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo – Ma non è possibile – Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà”. Parole che sembrano scritte oggi, in realtà sono le ultime pronunciate da Aldo Moro il 28 febbraio 1978 prima del rapimento da parte delle Brigate Rosse.
Nonostante tutte le ristrettezze, con il sostegno dell’ ANPI Marsica, abbiamo voluto comunque, confermare la celebrazione del 25 aprile, con la tradizionale deposizione della corona in onore dei caduti di guerra, perché è una giornata importante, perché rappresenta una delle date fondamentali della storia italiana, perché è il giorno in cui ogni anno si celebra la Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista.
Quella di oggi è e deve essere, soprattutto una festa…. La festa della speranza, della civiltà…. La festa di tutti coloro che credono nei principi che sono alla base del nostro stato di diritto, di tutti coloro che si riconoscono nei valori civili e sociali della comunità. La festa di chi ha creduto nella rinascita del nostro Paese.
Festa e liberazione dunque, due parole bellissime che insieme assumono per tutti il valore intoccabile della libertà, dei diritti umani, sociali e politici.
A 76 anni dalla Liberazione, mentre i testimoni se ne stanno andando, è giusto salvare la memoria e raccontare ai giovani cos’è stata davvero la Resistenza e di quale forza morale sono stati capaci i nostri padri. Le istituzioni devono farsi carico di esaminare, spiegare, raccontare cosa significò la privazione della libertà, l’instaurazione della dittatura, la vergognosa politica razziale, la crudeltà della guerra.
Cosi come c’è bisogno di far conoscere il coraggio di chi non si piegò al regime, chi seppe resistere, chi sacrificò la propria vita per il bene comune, per la costruzione di quell’Italia democratica che noi abbiamo ereditato e che dobbiamo ogni giorno preservare.
Festeggiare il 25 aprile, significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta. Una guerra scatenata per affermare la dittatura, la volontà di supremazia, la superiorità della razza, lo sterminio sistematico.
Se oggi, in tanti, ci troviamo qui e in tutte le piazza italiane è perché non possiamo, e non vogliamo, dimenticare il sacrificio di migliaia di italiani, caduti per assicurare la libertà a tutti gli altri. La libertà nostra e delle future generazioni.
Il 25 aprile del 1945 nasceva, dalle rovine della guerra, una nuova e diversa Italia, che troverà i suoi compimenti il 2 giugno del 1946, con la scelta della Repubblica e il primo gennaio 1948 con la nostra Costituzione.
Il 25 aprile vede la luce l’Italia che ripudia la guerra e s’impegna attivamente per la pace. L’Italia che pone i suoi fondamenti nella dignità umana, nel rispetto dei diritti politici e sociali, nell’eguaglianza tra le persone, nella collaborazione fra i popoli, nel ripudio del razzismo e delle discriminazioni.
Rievocando, poi l’epopea della Resistenza, non cadiamo nella tentazione di considerare il 25 aprile come uno stanco rituale ripetuto di anno in anno, non limitiamoci a considerarlo un mero esercizio retorico. Dobbiamo, invece, difendere le istituzioni, unirci, farci forza a vicenda, recuperare quel sentimento di solidarietà e speranza che ha animato la lotta partigiana, …. e lavorare a migliorare questo nostro grande Paese.
La Resistenza, con la sua complessità, nella sua grande attività e opera, è un fecondo serbatoio di valori morali e civili.
Ci insegna che, oggi come allora, c’è bisogno di donne e uomini liberi e fieri che non chinino la testa di fronte a chi, con la violenza, con il terrorismo, con il fanatismo religioso, vorrebbe farci tornare a epoche oscure, imponendoci un destino di asservimento, di terrore e di odio.
Mi avvio alla conclusione con la fiducia e con la convinzione che la nostra capacità, nel saper superare anche le avversità più difficili, deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una pandemia che ha spezzato tante vite umane. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore.
Tutti Insieme possiamo farcela
Viva l’Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica”
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Intervento di Mario Casale in rappresentanza dell’A,N.P.I. Marsica.
3 PRESENZE INVISIBILI
ANTONIO ROSINI
LA TRAGEDIA QUI CONSUMATA E RAPPRESENTATA
NON SAREBBE VENUTA ALLA LUCE IN TUTTA LA SUA
CRUDELTA’ SE NON CI FOSSE STATO ROSINI, COCCIUTO E APPASSIONATO, DETERMINATO E COSTANTE NELLA RICERCA DELLA VERITA’.
UNA TRAGEDIA CHE VA CONOSCIUTA DA TUTTI, SOPRATTUTTO DAI GIOVANI. DA QUELLI CHE CON IGNORANZA FANNO IL SALUTO FASCISTA, SENZA SAPERE CHE E’ REATO, SENZA SAPERE COSA HA SIGNIFICATO IL FASCISMO IN ITALIA E COSA SIGNIFICA ANCORA. E COME SI MASCHERA OGGI, COL SOVRANISMO E L’ARROGANZA (E INCOMPETENZA).
PENSATE AL BULLISMO, ALL’AGGRESSIONE DI GRUPPO CONTRO UNA SOLA PERSONA. QUESTO E’ FASCISMO.
OPPURE AI FEMMINICIDI, CHIAMATI COSI’ IMPROPRIAMENTE. L’ANGELO DEL FOCOLARE NON DEVE PENSARE E SE LO FA VIENE PUNITA. E’ FASCISMO
OPPURE GLI IMMIGRATI CHE MUOIONO IN MARE O VIVONO COME SCHIAVI DA NOI…E’ FASCISMO, ALLA CUI BASE VI E’ IL RAZZISMO. RICORDATE LE LEGGI RAZZIALI (RAZZISTE) IN GERMANIA E IN ITALIA? IL FASCISMO E’ QUELLA ROBA.
I PARTIGIANI SCELSERO DI STARE DA UNA PARTE DIVERSA, UNA PARTE GIUSTA, QUELLA DELLA LIBERTA’, DELLA GIUSTIZIA E DELLA SOLIDARIETA’.
ALLE NUOVE GENERAZIONI PUO’ APPARIRE TUTTO SCONTATO E DOVUTO, MA ISTITUZIONI FRAGILI E SUPERFICIALITA’ DI MASSA POSSONO SVUOTARE LA MEMORIA E RISCHIARE DI FARCI TORNARE AGLI ORRORI DEL PASSATO. GRAZIE, ROSINI, PER LA TUA PRESENZA.
L’ALTRA PRESENZA ORMAI INVISIBILE E’ QUESTA:
MILVA LA ROSSA, NON SOLO PER I CAPELLI. L’UNICA GRANDE ARTISTA ITALIANA AD INCIDERE “BELLA CIAO (DIVENUTO INNO INTERNAZIONALE DI RESISTENZA), FISCHIA IL VENTO, ADDIO LUGANO BELLA, I MORTI DI REGGIO EMILIA”. E INFINE GRANDISSIMA INTERPRETE EUROPEA DI BRECTH E KURT WAIL, GRAZIE MILVA, PER LA TUA ARTE E LA TUA BRAVURA.
E INFINE I VACCINI.
A PARTE L’ATTUALE SCARSITA’, PER NOI IN PAESI COME SI DICE AVANZATI E’ PREVISTA UNA TOTALE VACCINAZIONE TRA QUALCHE MESE. E NEI PAESI DEL SUD DEL MONDO ? PENSIAMO DI USCIRNE DA SOLI? O PENSIAMO CHE SI ESCE DALLA PANDEMIA GRAZIE AL CAPITALISMO E ALLA SUA AVIDITA’, COME DICE L’INGLESE JONSHON?
PER USCIRE DALLA PANDEMIA I VACCINI SERVONO PER TUTTO IL GENERE UMANO E NON PER GENERARE UTILI ALLE CASE FARMACEUTICHE, NESSUN PROFITTO SULLA PANDEMIA.
I VACCINI DEVONO ESSERE POPOLARI E QUESTA CRISI PANDEMICA PUO’ INCIDERE SU UN’INVERSIONE DI ROTTA DEL SISTEMA DI SVILUPPO. INSOMMA IL SUD DEL MONDO BOCCIA L’IDEA DELLE LICENZE E METTE SOTTO ACCUSA BIG PHARMA, LE GRANDI CASE FARMACEUTICHE. UN TEST PERFETTO PER VERIFICARE SE IN FUTURO PREVARRA’ UN APPROCCIO ALL’INNOVAZIONE E ALLA PRODUZIONE PIU’ ORIENTATO ALLA SANITA’ PUBBLICA.
E’ CORRETTO SOSTENERE LA SOSPENSIONE DEI BREVETTI SUI VACCINI SE SI VUOLE VERAMENTE COMBATTERE LA PANDEMIA IN TUTTO IL MONDO.
I FORTI INVESTIMENTI PUBBLICI AMERICANI E INGLESI HANNO GARANTITO INNOVAZIONI CHE CI HANNO PERMESSO DI OTTENERE VACCINI EFFICACI NEL GIRO DI UN ANNO, MA HANNO ANCHE RIVELATO IL FALLIMENTARE MODELLO IMPRENDITORIALE DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA E DUNQUE DEL CAPITALISMO E MESSO IN DUBBIO LA POSSIBILITA’ DI FORNIRE UN VACCINO POPOLARE PER LA SALUTE DI TUTTI.
PRIMA CHE ARRIVI LA PROSSIMA PANDEMIA, DOBBIAMO RICONOSCERE I VACCINI COME BENI COMUNI SANITARI GLOBALI UNIVERSALI, INSOMMA DEVONO VALERE PER TUTTI GLI ESSERI UMANI DEL PIANETA, PERCHE’ IL SISTEMA DI INNOVAZIONE, ORIENTATO DAL FINANZIAMENTO PUBBLICO, SIA GENERATO NELL’INTERESSE PUBBLICO E NON NELL’INTERESSE DEL PRIVATO.
IN FONDO COME FECERO I PARTIGIANI CHE ANTEPOSERO ALL’INTERESSE PRIVATO E INDIVIDUALE, QUELLO PUBBLICO E COMUNE: LA LIBERTA’ DI TUTTI E LE FONDAMENTA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA NATA DA QUELLA FANTASTICA LOTTA.
NON SMETTEREMO MAI DI AMARVI E DI COMBATTERE OGGI PER LA GIUSTIZIA, LA LIBERTA’ CHE CI AVETE REGALATO E L’UGUAGLIANZA.