Avezzano – Santuario della Madonna di Pietraquaria
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di Matteo Biancone
Il Santuario della Madonna di Pietraquaria sorge sul Monte Salviano, che sovrasta Avezzano al lato ovest, fino a pochi anni fa era retto dai Frati Cappuccini e tuttora è frequentato quotidianamente dai fedeli di Avezzano.
La chiesa nei secoli ha subito continui interventi. La chiesa più antica, come già riportato nell’articolo qui pubblicato il 13.5.2022, fu distrutta dalle truppe angioine dopo la battaglia di Tagliacozzo del 1268, fu quindi ricostruita in epoca medievale e al suo interno venne collocata l’immagine sacra raffigurante la Madonna con il Bambino che, si racconta, era rimasta miracolosamente illesa tra le rovine della vecchia chiesa.
La chiesa dedicata alla Madonna fu ricostruita nuovamente dalle fondamenta nel 1614 e lavori di ristrutturazione e di ampliamento furono fatti nel 1779. Dal 1840 in poi furono eseguiti altri lavori e fu aggiunto il convento. Dopo il 1870 fu costruita la strada che porta al Santuario e furono ampliati anche la chiesa e il convento attiguo. Nel 1878 la custodia del Santuario passò dagli eremiti laici ai Frati Cappuccini.
La chiesa fu oggetto nel tempo di var, Giovanni Pagani nel suo libro “Pietraquaria e il suo Santuario dalle origini ai nostri giorni” racconta anche : “per rendere il Santuario più degno…, il giorno 2 aprile 1876 fu tenuta una grande assemblea di tutti i coloni del Fucino, durante la quale si discusse e si approvò il progetto …per l’ampliamento della chiesa e dell’annesso conventino. I coloni aderirono…con generose offerte; a dirigere l’amministrazione dell’intera opera fu chiamato Gaetano Manetti.” I lavori ebbero inizio nel 1879 e in tale occasione l’edificio venne sopraelevato di m.2,5.
Fra il 1968 e il 1969 il Vescovo Mons. Valerii, con la piena collaborazione dei Frati Cappuccini e della Confraternita Maria SS. di Pietraquaria, promosse lavori di sistemazione e ampliamento del Santuario. Nel 1978 il Vescovo Mons. Terrinoni proclamò Maria SS. Di Pietraquaria Patrona di Avezzano.
A fianco al Santuario sorge la “Domus Mariae”, voluta dal Vescovo Domenico Valerii, costruita negli anni 1954-1957, tenuta dalle Suore Benedettine della Carità, destinata agli esercizi spirituali, ai ritiri, agli incontri comunitari e individuali di preghiera e di raccoglimento.
Nel marzo del 1985 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto visita al Santuario ed è stato ospite della “Domus Mariae”.
Nel Santuario di Pietraquaria tuttora ammiriamo il grande quadro originale raffigurante la Madonna con il Bambino, dipinto su tavola lignea, originariamente in stile bizantino, di autore ignoto. L’opera, realizzata in epoca medievale, è stata restaurata nel corso dei secoli adottando uno stile rinascimentale, e nel 1949 fu restaurata dall’artista Enrico Vivio. Ad attestare la presenza in tempi antichi di questo quadro Giovanni Pagani, nella sua opera citata, scrive che è stato tramandato, come riportato in una pergamena dell’anno 1779 una volta conservata nel convento, che “Ruggero Conte d’Albe nel dodicesimo secolo con grande munificenza arricchì di doni questo antico quadro, nel quale si vede dipinta la Vergine Madre di Dio, che per i continui splendidi prodigi sul monte di Pietraquaria era onorata con somma venerazione dai vicini e dagli abitanti dei paesi sparsi per i luoghi confinanti” (trascrizione italiana del testo latino). La Madonna è raffigurata in piedi vestita di rosso con un manto azzurro trapunto di stelle; con il braccio destro sorregge il Bambinello mentre con il palmo della mano sinistra tiene i piccoli piedi. Il Bambino appare nudo nell’atto di benedire con la mano destra, mentre con l’altra mano tiene dolcemente un lembo del manto materno. I due diademi aurei furono posti in occasione della solenne incoronazione avvenuta il 16 settembre 1838, durante il pontificato di Gregorio XVI e l’episcopato del Vescovo dei Marsi Giuseppe Segna, con il consenso del Capitolo Vaticano.
Dopo che l’atto di notorietà dell’incoronazione canonica era stato rogato dal notaio Pietro Orlandi il 27 giugno 1838 e confermato dal vicario foraneo il 7 luglio dello stesso anno, il 16 settembre 1838 fu celebrata l’incoronazione. Un’iscrizione in lingua latina celebra l’evento su una lapide, tuttora affissa sulla facciata di un edificio di piazza Torlonia (lato di via Roma), apposta per volontà del conte Tommaso Resta, della quale una copia è posta ad altezza tale che può essere vista dai passanti.
La chiesa si presenta con l’’impianto a croce latina. La facciata è intonacata di bianco con quattro piccoli contrafforti che sostengono un cornicione mosaicato d’oro con la scritta “AVE MARIA”.”
L’architrave è pure decorato da un mosaico dedicato alla Madonna. Il campanile, posto sulla sinistra, è a base quadrata. Accanto al campanile si snoda un portico che termina in un edificio rettangolare irregolare che è stato la casa dei padri cappuccini e dei pellegrini, annesso al quale si trova la già citata Domus Mariae, realizzata negli anni cinquanta, la cui custodia è affidata alle suore benedettine di carità.
L’interno è a navata unica, con le volte intonacate di bianco. L’abside è molto allargata con decorazioni geometriche. Gli altari in tutto sono tre con altre due nicchie. Alcuni affreschi riproducono le scene dell’apparizione della Vergine al giovane pastore, raccontata dalla tradizione locale, e delle grazie da lei compiute. Il grande quadro originale raffigurante la Madonna con il Bambino è collocato in una nicchia d’onice sulla parete di fondo dell’abside. Come già detto il quadro venne recuperato dai resti dalla vecchia chiesa del borgo medievale di Pietraquaria della Vergine.
Le vetrate del Santuario sono state realizzate nel 1992 dall’artista Marcello Ercole che ha raffigurato scene ispirate al Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi-
All’esterno della chiesa, sulla sommità della roccia posta di fronte al santuario, svetta la grande croce di ferro installata il 10 dicembre 1967 e restaurata nel 2022 e una lapide ricorda la visita di Giovanni Paolo II del 24 marzo 1985.
Fonti:
- “Pietraquaria e il suo santuario dalle origini ai nostri giorni” di Giovanni Pagani, La Voce del Santuario di Pietraquaria, Sulmona, 27 aprile 1979.
- “Avezzano e la sua Storia” di Giovanni Pagani, I Tipi dell’Abazia di Casamari (Frosinone), 18 marzo 1968.
- “La Citta di Avezzano storia e segni di vita passata” a cura di Flavia de Sanctis, Avezzano, 2020
- “Storia dei Marsi” libro terzo di Muzio Febonio, De Cristofaro Editore, Roma, 1991, traduzione italiana da “Historia Marsorum”
- “Santuario della Madonna di Pietraquaria” da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_di_Pietraquaria
- “Madonna di Pietraquaria” da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Pietraquaria
- “Il santuario della Madonna di Pietraquaria e il grande amore degli avezzanesi” 23 aprile 2014 di Matteo Biancone dal sito Marsicalive.it https://www.marsicalive.it/il-santuario-della-madonna-di-pietraquaria-e-il-grande-amore-degli-avezzanesi/