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Tribunali : si al disegno di legge della senatrice Gaudiano mantenere i presidi di legalità ovunque. E i soldi ci sono.

SE NON ORA, QUANDO?

6 settembre 2021 riceviamo da Mario Casale

Premetto che non sono un esperto del sistema giudiziario italiano e che alcune delle mie considerazioni possono risultare banali o anche sbagliate. Me ne scuso in anticipo.

Come cittadino vorrei condividere le mie riflessioni con altri cittadini ed eventualmente ricredermi di fronte a considerazioni più documentate e autorevoli.

Il governo, con la ministra Cartabia, ci informa che per avere i soldi europei del recovery dobbiamo fare le riforme, prima fra tutte quella sulla giustizia, perché i nostri processi durano troppo e il sistema non è moderno.

La riforma “Cartabia” interviene su diversi punti strategici del sistema giudiziario, ma non su quello della riorganizzazione geografica giudiziaria.

Peraltro per noi di Avezzano e della Marsica il paradosso è il seguente: il secondo tribunale d’Abruzzo per mole di lavoro deve chiudere il prossimo anno, secondo la legge Severino del 2012, prevista in un’ ottica di austerità, oggi inconcepibile dopo la pandemia di covid, da cui  l’Europa ancora non esce.

Osservo che spesso governi leggeri e superficiali prediligono tagli lineari a riforme stringenti ed efficaci. I tagli alla sanità negli ultimi 10 anni rappresentano un esempio drammaticamente vero.

Abolendo il tribunale “minore” di Avezzano, con accorpamento al tribunale dell’Aquila, i processi dureranno di più, costeranno di più a tutti e verrà cancellato un presidio di legalità insostituibile.

Un sistema di potere di relazioni equivoche, di comportamenti non trasparenti e comunque sempre al limite della legalità verrebbe definitivamente affrancato dalla sparizione del presidio.

Sono convinto, nella mia semplicità, che per far funzionare la giustizia, ci vogliono più magistrati, più cancellieri, insomma più personale, accompagnata dalla tanto auspicata transizione digitale della pubblica amministrazione per la semplificazione e l’innovazione digitale, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare la durata dei processi, oltre alla qualità del lavoro.

Tutto ciò contrasta con l’abolizione dei tribunali minori, con conseguenze drammatiche per la vita e il lavoro delle persone.

Ora, dopo lo stralcio infausto dell’emendamento di proroga al 2024 effettuato dal presidente del senato su indicazione del governo Draghi, viene proposto il disegno di legge Caliendo che appare funzionale ad una proroga al 2024, ma non risolutivo nella questione di merito. In fondo nel 2024 ci ritroveremmo nella condizione di oggi.

A me sembra di vivere in un teatro dove viene rappresentata una farsa in cui, personaggi e autori, prendono bellamente in giro il pubblico con l’obiettivo del simpatico consenso, senza che il pubblico di sollevi e ritiri la fiducia ad una politica incapace e beffarda.

Personalmente ritengo che ci vorrebbero le barricate per difendere consapevolmente le basi fondamentali della convivenza civile, in cui il tribunale ammodernato e rafforzato svolge un ruolo equilibrato, partecipato e in buona sostanza in sintonia con i cittadini, di cui amministra la giustizia.

In questo quadro sono favorevole al disegno di legge della senatrice Giordano che, per tutelare i tribunali minori, propone di rivedere i criteri ormai superati e porre in essere una riorganizzazione della geografia giudiziaria, con altri parametri per la ridefinizione degli assetti territoriali degli uffici giudiziari.

( https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/203929.pdf)

Ovviamente l’obiettivo deve essere quello di mantenere i presidi di legalità ovunque. E i soldi ci sono.

Se non ora, quando?

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1 comment

ADELMO DI SALVATORE 6 Settembre 2021 at 09:42

Buongiorno.
Mi trovo completamete d’accordo con Mario Casale.
Aggiungo che eventuale la cancellazione dei Tribunali cosiddetti “minori”, oltre al disagio e al danno economico che porterebbe in tutte le famiglie del territorio, rappresenterebbe una “bomba biologica”, tenuto conto del probabile protrarsi della attuale pandemia.
Mi metto a disposizione per auspicabili iniziative finalizzate al mantenimento del Tribunale di Avezzano e degli altri Tribunali d’Abruzzo.

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