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Oggi inizia la Settimana “SANTA”, La “Domenica delle Palme” celebra l’ingresso di Gesù Cristo nella città di Gerusalemme-PALESTRINA E ISRAELE OGGI SONO TERRE SENZA PACE

credenti e non credenti riflettiamo insieme(Augusto Di Bastiano)

Foto focsiv.it

di Gino Milano (fine articolo una preghiera scritta da MICHEL SABBAH)

Oggi inizia la Settimana “SANTA”, narrazione dell’amore di un Dio che riscatta ogni vivente ed esalta la vita di tutti i perseguitati e gli oppressi della Terra.

Le vicende ultime di Gesù di Nazareth costituiscono la centralità della fede cristiana.

La “Domenica delle Palme” celebra l’ingresso di Gesù Cristo nella città di Gerusalemme, acclamato dal popolo: è la stessa gente che gli presenta il segno della pace e che pochi giorni dopo gli griderà il “crucifige”.

La Palestina è una terra senza pace, dove l’orrore della mattanza del 7 ottobre 2023 ha lasciato il posto ad una strage senza fine nella striscia di Gaza: quasi 60.000 vittime (più della metà bambini) e 150.000 feriti; la distruzione di ospedali, scuole, mercati, chiese e moschee; l’annientamento di abitazioni e la deportazione di un milione e 600.000 persone…

Quale settimana “santa” in quella terra in cui è nato, vissuto ed è stato ucciso Gesù Cristo?

Ho chiesto al “Centro Giuridico del cittadino” di voler ospitare, nei giorni di questa settimana, alcune preghiere scritte da MICHEL SABBAH, il Patriarca cattolico già Vescovo di Gerusalemme. Sono parole della fede cristiana: suppliche di dolore e di speranza, di perseveranza e attesa di giustizia, di consolazione e di perdono, anche di rabbia e di lotta, nel solco dell’amore.

Chi vorrà leggerle – credente e non credente – potrà sentirsi accompagnato verso la Pasqua, non soltanto nelle tradizioni e nei riti religiosi della “Settimana Santa”, ma anche nella vita e nella morte dell’umanità che abita la “Terra Santa”.

“Signore, milioni di tuoi figli sono murati vivi in tutta la Palestina.

Manda il tuo Spirito e rinnova il volto di questa nostra Terra santa.

Fin dove può arrivare questa strage di persone?

Signore, guarda la follia dei grandi, di chi ha potere sugli altri,

di chi prende le decisioni per questi popoli.

Da anni centinaia di chilometri del muro di apartheid soffocano la Cisgiordania.

Che i governanti ascoltino la voce degli oppressi in questa Terra santa,

di coloro che sono ogni giorno minacciati di morte e di umiliazioni,

di coloro ai quali vengono imposte l’umiliazione o la morte

per garantire la sicurezza all’altra parte.

Gaza non c’è più, distrutta dalle bombe e dalla fame…

Ma la vita e la pace sarebbero possibili

se i responsabili avessero una volontà sincera di salvezza per tutti

e non solo per un popolo.

La salvezza sta nel ravvicinamento dei due popoli, non nella loro separazione,

perché essi sono capaci di vivere insieme in pace.

Signore, in te rimettiamo la nostra speranza,

mentre le tenebre avvolgono Gaza e tutta la Palestina.

L’esercito ha rafforzato checkpoint e restrizioni da una città all’altra della Cisgiordana.

Manda il tuo Spirito su di noi che camminiamo nella valle della morte.

Liberaci dall’oppressione e rinnova la faccia della terra.”

Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme

Michel Sabbah (in arabo ميشيل صباح) (Nazareth, 19 marzo 1933) è un patriarca cattolico palestinese con cittadinanza israeliana; è il primo arabo ad essere stato nominato patriarca latino di Gerusalemme.

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