San Giovanni Vecchio (Aq)– La Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, detta anche Santuario di San Diodato, e la sorpresa di una pietra millenaria
Share2Di Matteo Biancone
La chiesa è ubicata in San Giovanni Vecchio, che è frazione di San Vincenzo Valle Roveto, in provincia di L’Aquila, ma, come tutte le chiese della Valle Roveto, è parte della Diocesi di Sora (FR).
Il paese di San Giovanni Vecchio è detto così per distinguerlo da San Giovanni Nuovo, nato dopo il terremoto del 1915, quando, dopo la distruzione portata dal sisma, diverse abitazioni vennero ricostruite più vicine alle principali vie di comunicazione.
La chiesa di San Giovanni Vecchio, intitolata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista, è divenuta anche Santuario dedicato a San Diodato, del quale custodisce le spoglie.
La chiesa, che richiama lo stile romanico, è di lontana origine, poiché è citata in documenti antichi. Nel 1308 in un elenco delle chiese di Valle Sorana (Balsorano) vi è menzione di una chiesa col titolo di San Giovanni (S. Johannis), che si ritiene riferibile alla chiesa di San Giovanni Vecchio, che ebbe poi anche il nome di San Iohannes de Collibus.
La chiesa ebbe il titolo di abbazia e di collegiata, nel 1358 Papa Innocenzo VI, stando ad Avignone, inviò una Bolla che confermava il nuovo abate di San Giovanni de Collibus e della chiesa di Sant’Elia e si ritiene che la Bolla facesse riferimento proprio alla chiesa del paese di San Giovanni, stante anche il richiamo alla chiesa di Sant’Elia, ora scomparsa, che era sita nella zona e viene menzionata da documenti esistenti nell’Archivio Vescovile di Sora come situata in territorio di San Giovanni. La chiesa di San Giovanni amministrava anche la chiesa di Sant’Elia, posta ad una maggiore altitudine rispetto al paese.
Il legame del borgo con San Giovanni risale quindi a tempi lontani e ne segna la storia, così lo stemma del paese portava al centro l’immagine di San Giovanni Evangelista, circondata dal nome del Santo, secondo quanto riscontrato nella Sezione Amministrativa dell’Archivio di Stato di Napoli del Catasto Onciario dell’anno 1754, come riporta Don Gaetano Squilla, nel suo libro “VALLE ROVETO nella geografia e nella storia”.
La chiesa presenta nell’interno, oltre a colonnine e interessanti fregi di scuola benedettina duecentesca, i resti ossei di San Diodato, detto anche Deodato, che fu abate di Montecassino nel IX secolo, perciò la chiesa è chiamata anche Santuario di San Diodato. Le complesse vicende storiche del santo e della sua sepoltura sono state ricostruite dagli studiosi.
I resti del Santo sono segnalati da una formella in pietra, risalente probabilmente al secolo XIV, raffigurante San Diodato Abate con aureola e pallio, con l’ iscrizione in stile gotico “ Deodatus”.
Nella chiesa, oltre ai citati resti del corpo di San Diodato, si trovano un’antica statua in legno policromo a lui dedicata, un busto ligneo dorato (detto Sacro Busto) e il braccio benedicente in legno dorato, contenente reliquia del santo.
San Diodato Abate viene festeggiato in paese il 27 settembre.
La chiesa è posta in una posizione suggestiva nel piccolo centro di San Giovanni Vecchio, dove diverse abitazioni sono state ricostruite nel corso degli anni, dopo il terremoto del 1915, ma si vedono anche ruderi di vecchie case. Si arriva alla chiesa con una strada pavimentata in cotto, la piazzetta che è davanti alla chiesa è pavimentata in pietra chiara ed è abbellita anche da una pianta di ulivo, che richiama un’attività propria della zona.
La facciata principale della chiesa è rivestita con lastre rettangolari di pietra chiara, il portone è decorato da una lastra di bronzo, che riporta scene della vita di San Diodato, sopra al portale si trova un rosone in posizione centrale e due finestrelle rettangolari. Il campanile è fatto da pietre grezze, alla sua base risulta inglobata una pietra ove si vedono incise lettere antiche, si tratta di una base votiva del III-II secolo a.C. con dedica della locale famiglia italica dei Gavii al dio Ercole, iscrizione che ha fatto ritenere che nelle vicinanze sia esistito un santuario italico-romano dedicato ad Ercole.
La chiesa, di stile romanico, è a tre navate, la lunetta che sovrasta la porta laterale (detta di san Diodato) è decorata da un affresco in cui sono raffigurati san Giovanni Evangelista e san Diodato.
Dalla piazzetta posta davanti alla chiesa di gode di una bella vista sul panorama della Valle Roveto, uliveti, fondo valle, monti.
La coltivazione dell’ulivo è tipica della zona e in paese si trova anche un frantoio.
Fonti:
- “San Giovanni Valle Roveto” in Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giovanni_Valle_Roveto
- “Chiesa di San Giovanni in San Giovanni Vecchio” Di Redazione Contenuti, 17 ottobre 2011, da terremarsicane.it archiviato su web.archive.org https://web.archive.org/web/20180807191450/https://www.terremarsicane.it/chiesa-di-san-giovanni-in-san-giovanni-vecchio/
- ” San Giovanni (San Giovanni Vecchio)”, Tesi a cura del prof. Giuseppe Grossi , da sanvincenzovalleroveto.terremarsicane.it archiviato su web.archive.org https://web.archive.org/web/20170812215723/http://www.sanvincenzovalleroveto.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=96
- “SANTUARIO DI SAN DIODATO – SAN GIOVANNI VECCHIO” sul sito della Cooperativa Terre Nostre https://www.cooperativaterrenostre.it/santuario-di-san-diodato-san-giovanni-vecchio/
- “San Vincenzo Valle Roveto” sul sito dell’Associazione Tutela IGP Della Castagna Roscetta Della Valle Roveto https://www.castagnaroscetta.it/2019/01/29/san-vincenzo-valle-roveto/
- “Valle Roveto nella geografia e nella storia” di Gaetano Squilla, Tipi della Abbazia di Casamari, (Frosinone), 4 luglio 1966
- “Marsica: guida storico-archeologica” di Giuseppe Grossi, Aleph Editrice, Luco dei Marsi 2002
- “Diodato di Montecassino” in Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Diodato_di_Montecassino
- “San Deusdedit (Diodato, Deodato) di Montecassino” su santiebeati.it https://www.santiebeati.it/dettaglio/91167
- “San Deodatus et San Johannes de Collibus” su digilander.libero.it https://digilander.libero.it/sandiodato/