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Roccavivi – Chiesa di Santa Maria Assunta, tra il vecchio e il nuovo

di Matteo Biancone

La chiesa di Santa Maria Assunta è sita a Roccavivi(470 m s.l.m.), frazione del comune di San Vincenzo Valle Roveto (AQ), posta alle pendici del monte Pizzo Deta.
Non ci sono certezze sull’origine del toponimo Roccavivi, che in antichi documenti è anche riportato come Rocca Rivi Vivi, Castro Rio Vivo, Rocca de’ Vivo e Rocca Vivorum.
L’ipotesi più accreditata lega il nome al borgo originario, che poteva essere attraversato dalle acque precipitose di un ruscello. Una diversa supposizione è quella che lega il nome del luogo agli abitanti rimasti “vivi” dopo un’antica sciagura, non meglio documentata.
L’origine del paese è antica.
A un’altitudine più elevata rispetto a quella del paese attuale si trovava un borgo più antico, oggi indicato come Roccavecchia.
Il primo nucleo del borgo antico si formò già a partire dall’Alto Medioevo, con l’unione degli abitanti che vivevano nei casali situati intorno alle chiese benedettine di Santo Stefano(documentata già nel 746) e San Paolo.
Il borgo fortificato si sviluppò tra l’XI e il XII secolo, a partire dalla torre di guardia, fatta costruire nel 998 dal Conte dei Marsi.
I primi riferimenti al paese sono riportati nel 1089 dal benedettino Pietro Diacono, il quale cita la chiesa di Santo Stefano posta nel territorio di “Castro Rio Vivo”.
Successivamente il borgo risulta citato con il nome di Roccavivi nel Catalogo dei Baroni(elenco dei possedimenti dei vari signori utile a stabilire il contributo per le imprese militari) redatto nel periodo di Guglielmo II (1166- 1189) e in altri atti medievali.
Originariamente parte della contea dei Marsi, Roccavivi fu poi, dal 1208, parte della contea di Sora, in seguito divenne parte del territorio della Contea di Albe e dal XV secolo fu un feudo dei Colonna.
La vita di fede della popolazione inizialmente legata alle realtà benedettine ha dato poi vita a una chiesa parrocchiale, posta sempre nel vecchio borgo, in qualche modo “antenata” della chiesa di cui parliamo, della quale la prima traccia si trova nella relazione della visita pastorale fatta alla parrocchia di Roccavivi dal Vescovo di Sora nel 1593.
Il borgo originario, posto più in alto rispetto al paese attuale, venne distrutto da una valanga nel ‘600, secondo le ricostruzioni storiche l’8 febbraio 1616. Del grave disastro che distrusse Roccavecchia così narra Muzio Febonio(1597-1663): “…poco lontana dalla riva del fiume, sta Roccavivi, feudo un tempo concesso da Federico II(1280) a Riccardo, conte di Sora. Tale vico deriva da quello antico, sito alle pendici dell’altissimo monte, dal quale, nell’anno 1600, una violentissima valanga di neve, precipitando dall’alto, trascinando seco sassi, alberi, gran parte dell’abitato distrusse. L’Eccellentissimo don Filippo Colonna, commiserando questo penoso destino, alla superstite popolazione assegnò un luogo migliore, vi costruì una chiesa e sollecitò gli abitanti a costruirvi case attorno”.
Con la valanga “Cadde anche la chiesa di cui rimase in piedi solo la parete alla quale era addossato l’altare che custodiva l’Eucarestia”, come riportato nel libro “Roccavivi: Parrocchia di S. Maria Assunta” di Don Rocco Bifolchi, e così i Colonna, come narra Muzio Febonio, fecero costruire una nuova chiesa parrocchiale più in basso rispetto al paese distrutto, nell’attuale collocazione di Roccavivi.
Una lettera scritta dai Colonna al Vescovo di Sora nel 1621 fa dire agli studiosi che i lavori di costruzione della nuova chiesa erano iniziati nel 1617 e nel 1621 non erano ancora completati.
I Colonna fecero apporre lo stemma della loro famiglia sulla porta della chiesa e vi esercitarono il diritto di patronato, potendo così influire sulla nomina dell’abate.
Il paese di Roccavivi fu anche universitas(termine che indica quasi un antenato dei comuni) sino al 1806, quando, con l’avvento del periodo napoleonico, vennero abolite le universitas e istituiti i Comuni, così Roccavivi venne aggregata dapprima al Comune di Civitella, poi a quello di Balsorano e infine, nel 1816, a San Vincenzo Valle Roveto.
Il paese è situato in una zona ad alto rischio sismico e il terremoto più grave fu quello del 1915, che causò danni assai gravi al patrimonio architettonico.
La chiesa di Santa Maria Assunta che ora vediamo risale perciò al secolo scorso, anche se le prime notizie di una chiesa con questo nome, come sopra riportato, risalgono al 1593.
E’ una chiesa semplice, tinta di bianco, con tetto scuro a spiovente. Il portale è ad arco. Accanto alla chiesa si trova una vecchia torre campanaria in pietra, offrendo una curiosa immagine che mette insieme vecchio e nuovo.
La chiesa di Santa Maria Assunta si trova nel centro storico del paese, accanto all’arco in pietra che segnava l’ingresso nel borgo. Davanti alla chiesa, nella pavimentazione stradale, è rappresentato lo stemma dell’antica universitas di Roccavivi, che ha una torre al centro e riporta la scritta “Rocca de Vivi” e, attraversata la strada, si trova la piazza.
La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta è parte della Diocesi di Sora, come le altre chiese della Valle Roveto.

Fonti:

  • “Roccavivi” in Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Roccavivi
  • “Roccavivi: Parrocchia di S. Maria Assunta” di Don Rocco Bifolchi, C.A.A.R.T., Isola Liri 1995, digitalizzato su archive.org https://archive.org/https://archive.org/details/roccavivi-opuscolo-informativo
  • “Valle Roveto nella geografia e nella storia” di Gaetano Squilla, Tipi della Abbazia di Casamari, (Frosinone), 4 luglio 1966
  • “Storia dei Marsi”, libro terzo, di Muzio Febonio, De Cristofaro Editore, Roma, 1991, traduzione italiana da “Historia Marsorum”

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