MERCOLEDI’ SANTO è il giorno del tradimento di Giuda
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credenti e non credenti riflettiamo insieme
di Gino Milano e Augusto Di Bastiano
“Gli intellettuali che difendono l’Europa “democratica” non pronunciano una sola parola per lo Stato libero di Palestina, per le sanzioni allo Stato terrorista Israele. Un popolo inerme, donne e bambini, 70 mila civili massacrati e gli intellettuali tacciono oppure piagnucolano, balbettando slogan di parte relativi al diritto di difendersi di uno Stato che occupa dal 1967 territori non propri e applica forme di apartheid. Chi sono dunque questi scrittori, questi editorialisti così poco capaci di cercare la verità e la bellezza, così proni verso la propaganda occidentale, come è possibile che abbiano perso l’uso della ragione? Pasolini e Moravia scenderebbero in piazza contro la guerra, contro questo grottesco club antidemocratico, neoliberista, classista e bellicista, asservito alle lobby delle armi, per l’Europa, tutta da costruire, federale e sociale che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”
Intellettuali traditori su Ucraina e palestinesi
Elena Basile 9 Marzo 2025
Preghiera di Michel Sabbah, Patriarca emerito di Gerusalemme
“Sul baratro della carestia, non resta che contare su di te. Signore,
perché c’è bisogno di tutto.
Chi sfamerà i nostri piccoli che da settimane non mangiano?
La Bibbia dice che <<tu dai loro il cibo ed essi lo prendono>>.
Dacci il nostro pane quotidiano per sopravvivere.
Signore, a Rafah e in tutta Gaza gli uomini continuano ad uccidere,
e la vita dei palestinesi sembra non contare nulla.
Signore tu sei più forte della malvagità degli uomini.
Donaci tu il pane per sopravvivere nella carestia in cui hanno trascinato Gaza.
Come quel giorno, nei villaggi della Terra santa,
tu avevi sfamato la folla con cinque pani condivisi.
Anche oggi, Signore, i cinque pani sono stati portati
da chi non è indifferente al pianto degli affamati.
Il pane per sopravvivere è arrivato con tantissimi camion,
ma chi decide il massacro impedisce alla farina,
alle medicine e ad ogni altro bene di passare il confine.
E pensare che siamo tutti tuoi figli
e tutti abbiamo conosciuto la tua bontà e tenerezza.
Tu che mandi il sole e la pioggia su tutta la terra, guarda:
hanno ridotto alla fame i nostri piccoli
e i loro genitori, se sono ancora vivi, non possono sfamarli.
In questa terra di fame, di sete, di morte la gente grida aiuto,
ma gli aiuti non vengono fatti passare per chi muore di stenti.
C’è un limite alla crudeltà degli uomini?
Donaci il pane della pace!”