La Chiesa di San Sebastiano in Aquitino – Luco dei Marsi
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di Matteo Biancone
La Chiesa di San Sebastiano, con l’annesso convento francescano ora chiuso, si trova in Luco dei Marsi, in territorio di competenza della Diocesi di Avezzano.
Di una chiesa con il nome di Sancti Sebastiani in Aquitinu si ha notizia in documenti di Montecassino del 978, anno in cui risultava abbandonata.
Di questo edificio altomedievale, curato dai benedettini, non resta nulla; però l’intitolazione a San Sebastiano venne mantenuta quando una nuova chiesa fu costruita ad opera dei Francescani nel XVI secolo, completata con ulteriori lavori sino al XVIII secolo.
La chiesa, edificata probabilmente sullo stesso sito dell’edificio altomedievale del quale mantiene il nome, fu costruita nel 1592, quando i Francescani Cappuccini arrivarono a Luco chiamati dai Colonna, feudatari del luogo, mentre veniva a scemare il potere dei benedettini sul territorio.
I Francescani edificarono, grazie al contributo di una “Donna Lucese” e della famiglia De Blasijs di Trasacco, la chiesa e l’annesso convento sul Colle Agguchiato, termine che pare sia stato trasformato in “Aquitino”.
Il convento, dotato di chiostro interno con pozzo centrale, era composto da due piani, ma è giunto a noi con un solo piano.
La chiesa si trova in una posizione suggestiva, posta un po’ fuori paese è circondata dal verde e la zona è nota come “Selva dei Frati”.
La chiesa è tardo-gotica, con un’unica navata, che termina con l’abside quadrata; ai lati ci sono due cappelle, una dedicata a San Sebastiano Martire, l’altra a San Francesco.
La chiesa è stata abbellita con pregiati tabernacoli lignei.
L’edificio, danneggiato dal terribile terremoto che nel 1915 ha sconvolto la Marsica, ha subito lavori di restauro ed è stata rifatta la facciata principale.
La chiesa si presenta con una facciata di colore chiaro, con tetto a capanna, che è divisa in senso orizzontale da un bordo che delinea la parte inferiore della facciata, ove si trova un piccolo portico(pronao), chiuso da un cancello, e nel pronao si aprono il portale principale e un secondo portale più piccolo a sinistra, mentre il portale laterale destro appare murato. Sopra al cancello che chiude il pronao si vede una lunetta nella quale è rappresentato lo stemma dell’Ordine dei Frati Minori, che riproduce la croce sulla quale si incrociano due braccia, quella di Cristo e l’altra di San Francesco, e per entrambi la mano è segnata dalle stimmate.
Nella parte superiore si aprono due finestre e un rosone, sovrastati dal timpano sopra al quale è posta una semplice croce.
Ormai nel convento non ci sono più i frati e la chiesa è chiusa, venendo aperta eccezionalmente solo in occasione di festività francescane.
Fonti:
- “Luco dei Marsi” in Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Luco_dei_Marsi
- “Chiesa di San Sebastiano ” su chieseitaliane.chiesacattolica.it https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=11691
- “A passeggio tra i querceti: la Selva dei Frati”di L. Toppeta, 17 marzo 2021, sul portale Turistico della Regione Abruzzo https://www.abruzzoturismo.it/en/node/606
- “Luco dei Marsi – Storia Ambiente Archeologia” di Giuseppe Grossi, Comune di Luco dei Marsi,1999
- “Guida ai monumenti storici e artistici della Marsica” di Ignazio Carlo Gavini, Adelmo Polla Editore, Agosto 2000, estratto da “Storia dell’Architettura in Abruzzo” di I. C. Gavini, 1927/1928