Piano ciclabilità della città di Avezzano, discutiamone. Facciamo di Avezzano una città ciclabile che abbia spostamenti sostenibili
Share0Di Augusto Di Bastiano
Dico di discuterne perché l’amministrazione sta facendo delle scelte importanti sulla ciclabilità della nostra città, essa rappresenta uno strumento di grande importanza per migliorare la sostenibilità del sistema di mobilità, i diversi livelli di progettazione rivoluzioneranno il sistema di ciclabilità cittadino ed ho l’impressione che i fruitori di questi cambiamenti non ne siano a conoscenza.
Come CGC pubblichiamo l’intera relazione redatta auspicando che si apra un dibattito costruttivo su l’intero intervento che si sta proponendo.
Nel leggere la relazione ,a mio avviso manca la programmazione e realizzazione di parcheggi per le biciclette, parcheggi per biciclette protetti da telecamere che vanno individuati in quei luigi dove ci si reca quotidianamente, in primis il luogo di lavoro, nelle scuole con gli oltre 7 mila utenti, tutti gli uffici pubblici ,Inps, ,Ufficio Entrate, Tribunale ,Ospedale, Banche ,uffici postali ,luoghi che oltre che avere una notevole utenza hanno molti dipendenti e si può andare anche oltre ,ma bene sarebbe se l’amministrazione coinvolga le strutture citate e c insieme elaborassero un piano parcheggi per biciclette all’interno dei propri spazi.
Il piano strategico andrà ad interessare il centro città, le periferie ,il collegamento con le frazioni.
Il piano ciclabile della città va condiviso e andranno condotte:
Azioni di comunicazione e informazione alla cittadinanza, mediante i diversi media utilizzati dalle diverse fasce di età
Azioni di sensibilizzazione, mediante opportuni eventi mirati a sensibilizzare i cittadini sui benefici, personali e sociali, dell’uso della bicicletta
Azioni di formazione, mirate soprattutto alle scuole, per l’uso della bicicletta in condizioni di sicurezza
Azioni di monitoraggio dell’uso della bicicletta, sia mediante misurazioni periodiche sul campo, sia mediante interviste con gli utenti, per valutarne il livello di soddisfazione e raccogliere ulteriori suggerimenti per il miglioramento del sistema.
Stralcio relazione ”Piano strategico città di Avezzano “redatto da:
CTL – Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica
“In Italia la bicicletta, fra tutti i modi di trasporto, è quello con il peggior trend di incidentalità nel decennio 2010-2019: riduzione del numero dei morti (5%) molto più bassa rispetto agli altri modi ed aumento (11%) del numero dei feriti, al contrario di tutti gli altri modi, che hanno registrato una diminuzione.
La situazione non è migliore a livello europeo. Come si vede dalla Figura 1-2, la bicicletta è l’unico modo di trasporto che non è riuscito a ridurre il numero di morti nel decennio precedente.
L’elevato rischio di incidentalità e di ferimento per i ciclisti impone misure infrastrutturali di protezione degli stessi. L’approccio tradizionalmente perseguito negli scorsi decenni, partendo dai Paesi del Nord-
Europa, leader nella mobilità ciclistica, è stato quello della “segregazione” del ciclista, con spazi (piste)
riservate, che ne impedissero il “contatto” con i veicoli motorizzati.
Se le piste ciclabili garantiscono indubitabilmente una protezione del ciclista, è altresì vero che la loro realizzazione richiede la disponibilità di spazi stradali, che, soprattutto nei nostri centri storici, spesso non sono disponibili.
Si è cominciato quindi ad introdurre un approccio complementare, ed altamente efficace: creare le condizioni di circolazione affinché il ciclista possa coesistere, in maniera sicura, con i veicoli motorizzati sia su specifiche strade, che su intere aree urbane. Questo approccio consente di creare condizioni favorevoli e sicure per i ciclisti su porzioni della rete stradale molto più estese di quanto fosse possibile con le sole piste ciclabili. Condizione essenziale affinché si possano creare condizioni di coesistenza sicura fra i veicoli motorizzati e gli utenti vulnerabili è l’abbassamento della velocità di circolazione dei veicoli al di sotto del valore di 30 km/h.
La modifica degli spazi stradali, sia in termini regolamentari, che infrastrutturali, nell’ottica della mobilità
ciclistica, comporta necessariamente, la riqualificazione dell’intera sede, attraverso il rifacimento dello strato di usura e della segnaletica orizzontale e verticale.
Questo è l’approccio seguito nella redazione del presente Piano strategico della ciclabilità del Comune di Avezzano, come meglio illustrato nei paragrafi seguenti.”
RELAZIONE-AVEZZANO_DEF
1 comment
Sarebbe bene provvedere anche ad un controllo sui comportamenti di guida adottati dagli automobilisti perchè una parte significativa degli incidenti è da addebitarsi all’uso quasi nevrotico del cellulare mentre si è alla guida , al mancato di rispetto della segnaletica stradale compresa quella relativa alla zona 30 praticamente ignorata da chiunque per non parlare poi della mancanza assoluta di cultura sulla mobilità sostenibile ; magari sarebbe utile a chi deve poi decidere sulla viabilità l’utilizzo giornaliero della bici per rendersi conto di quanto la realtà spesso sia diversa da quella immaginata.